Studiare a Taranto. Attraverso due bandi, ricompresi nel più ampio intervento “UniversiTaranto”, l’amministrazione Melucci ripropone le interessanti misure di sostegno agli studenti che scelgono la città ionica come luogo di formazione, mirate alle spese di alloggio e acquisto libri.
Il vicesindaco Fabrizio Manzulli, affiancato dal direttore del dipartimento ionico dell’università degli studi “Aldo Moro”, Paolo Pardolesi, ne ha illustrato i contenuti in conferenza stampa, nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città. Questi due bandi, che complessivamente valgono circa 700mila euro, saranno efficaci per l’anno accademico 2023/2024 e, come accaduto lo scorso anno, saranno finanziati con i fondi provenienti dal “Piano di rigenerazione sociale dell’area di crisi di Taranto”, predisposto e attuato a cura dei commissari di Ilva in amministrazione straordinaria, d’intesa con i comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra e Montemesola.
Nello specifico, il bando finalizzato a sostenere le spese per l’alloggio degli studenti prevedrà un contributo fino a 400 euro mensili, mentre il bando dedicato all’acquisto dei libri un contributo di 300 euro.
«“UniversiTaranto” è un intervento che abbiamo riproposto, a un anno di distanza dalla prima edizione – ha spiegato Manzulli – perché abbiamo apprezzato la sua efficacia in termini diretti, ma soprattutto come moltiplicatore dell’attrattività dell’offerta formativa cittadina. Queste misure hanno contribuito a far crescere il dato degli studenti che scelgono Taranto per perfezionare la loro preparazione e, in continuità con quanto realizzato lo scorso anno, ci siamo posti l’obiettivo di incrementare e migliorare ancora i servizi offerti.
I nuovi bandi, di conseguenza, sono stati modificati in senso più estensivo attraverso l’allargamento dei soggetti beneficiari: potranno presentare domanda di sostegno tutti gli studenti iscritti ai corsi attivi a Taranto e incardinati nell’offerta del Politecnico, dell’università degli studi “Aldo Moro”, della Lumsa e delle fondazioni ITS Turismo, Logistica e “Apulia digital makers”.
Per quanto riguarda l’acquisto dei libri, inoltre, il contributo è stato elevato a 300 euro, dai 280 euro dello scorso anno, eliminando il criterio reddituale. Queste misure rappresentano un’opportunità che, per essere colta, ha bisogno del contributo di tutti gli attori coinvolti. Per questo devo ringraziare le istituzioni formative che le hanno promosse attraverso i loro canali, mostrando vicinanza all’amministrazione, ma soprattutto un’attenzione non banale verso le esigenze degli studenti».