Grottaglie podcast
Papa Giro, la tragica storia di don Ciro Annicchiarico: passione e morte a Grottaglie
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Grottaglie ha nel suo territorio e nella sua storia diverse particolarità, che uniscono ed esaltano le peculiarità delle varie culture delle popolazioni dei territori limitrofi.

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Sebbene per territorio, cultura, arte e dialetto, Grottaglie rientri tra i comuni della provincia di Taranto che fanno parte del Salento settentrionale, l’ubicazione geografica ne fa una sorta di cerniera tra Messapia e Magna Grecia, tra Salento e Valle d’Itria, tra Taranto e Brindisi, solo per citare alcuni dei punti più importanti.

Prima però di approfondire la conoscenza delle vicende che hanno segnato nei secoli la storia di Grottaglie, è opportuno dedicare un po’ di attenzione alla conformazione del territorio, che ha avuto una notevole importanza nell’indirizzare i destini della popolazione.

Grottaglie, tra la Murgia e il Salento

Grottaglie è situata nell’entroterra di Taranto, al confine con la provincia di Brindisi, sul ciglio del gradone murgiano che degrada verso il Mar Piccolo, parte della Murgia meridionale che comprende il vasto territorio che si estende da Matera fino alla stessa Grottaglie, passando da Martina Franca e Villa Castelli.

Il suo territorio è segnato dalla presenza di gravine, sui fianchi delle quali sono presenti molte grotte, alcune naturali ed altre scavate o allargate dall’opera dell’uomo, alcune delle quali custodiscono ancora tracce di affreschi e graffiti secolari.

Un paesaggio che ha ispirato nei secoli scrittori e poeti, da quelli dialettali come Padre Michele Ignazio D’Amuri, agli eruditi latini come Domenico Battista, fratello del più famoso Giuseppe, tra i maggiori esponenti del nostro seicento letterario.

Un territorio ricco e variegato

Ma se sono grotte e gravine ad aver caratterizzato nei secoli il paesaggio grottagliese, a connotarne la storia e l’economia sono senz’altro la agricoltura – con l’uva da tavola in primis, e la produzione ceramica, che partendo da una destinazione di uso quotidiano è giunta oggi a vette di assoluta eccellenza artistica, con diverse decine di botteghe ancora oggi ubicate lungo le propaggini di quella che fu la gravina dedicata a San Giorgio, custodita dall’imponente mole del castello episcopio.

Una serie di caratteristiche che ritroviamo evocate nello stemma comunale e che si possono ammirare passeggiando per il centro storico e per le periferie cittadine, tanto importanti da avere – come detto – segnato profondamente la storia secolare di Grottaglie.

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