Attacchi di peronospora: il Consiglio dei ministri, anche su proposta del Presidente Giorgia Meloni, è intervenuta nell’ultima riunione ufficiale con misure urgenti su specifiche attività economicamente rilevanti, come le produzioni vinicole.
Attacchi di peronospora: aiuti alle imprese viticole
Un decreto consente l’attivazione degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale a favore delle imprese viticole che, a causa dell’andamento stagionale particolarmente umido della primavera 2023, hanno subito danni alle produzioni di uva a causa di attacchi di peronospora.
Cosa è la peronospora
La peronospora è una malattia devastante per la produzione di uva. Nei giorni scorsi le varie sigle di categoria hanno manifestato preoccupazione per quanto sta avvenendo a seguito delle continue piogge, le bombe d’acqua, gli sbalzi di temperatura repentini e quindi l’aumento improvviso di umidità che sta portando la situazione alla degenerazione.
Attenzione alla Spore: no a movimento del terreno
Le oospore si formano durante l’intero periodo vegetativo in seguito alla fecondazione di un oogonio (organo femminile) da parte di un anteridio (organo maschile). Durante l’inverno le oospore, che raggiungono la maturità in autunno, rimangono dormienti e la loro germinazione in primavera è influenzata principalmente dalle condizioni di temperatura e dalle precipitazioni.
Infezione primaria
Le oospore emettono lo sporangio piriforme contenente le zoospore responsabili delle infezioni primarie generalmente quando vengono soddisfatte le seguenti condizioni (regola dei tre dieci):
- temperatura minima giornaliera >10 °C;
- germogli lunghi almeno 10 cm o comunque con aperture stomatiche ben differenziate;
- pioggia di almeno 10 mm.
Le zoospore sono prive di parete e provviste di una coppia di flagelli che usano per muoversi nel velo d’acqua creatosi sulla vegetazione a seguito delle piogge. Giungono così in prossimità delle aperture stomatiche, dove si incistano, perdendo i flagelli e sviluppando la parete. Successivamente si ha l’emissione del tubetto germinativo, che penetra attraverso lo stoma.
Il periodo di incubazione è l’intervallo che intercorre tra la penetrazione e la sporulazione – influenzato dalla temperatura e dall’umidità relativa – e varia dai 4 ai 23 giorni (tabella di Muller-Goidanich). Durante questo periodo il patogeno si sviluppa all’interno del mesofillo fogliare negli spazi intercellulari, emettendo austori a forma di bottone, che penetrano all’interno delle cellule per estrarne nutrimento.
Questa causa il disfacimento del tessuto fogliare che si manifesta, sulla pagina superiore delle foglie, con tipiche macchie circolari gialle dette comunemente “macchie d’olio”.
Infezione secondaria
A fine ciclo vitale, quando il patogeno non ha più nutrimento, durante le ore notturne, si avrà la fuoriuscita dei rami conidiofori sulla pagina inferiore solo quando le seguenti condizioni saranno soddisfatte per almeno 4 ore notturne:
- foglie bagnate o umidità relativa dell’aria >92%;
- temperatura dell’aria di almeno 13 °C.
La fuoriuscita degli sporangi dalle aperture stomatiche produce la caratteristica “muffa bianca”.
La diffusione delle zoospore e l’inizio dei cicli di infezioni secondarie avviene tramite il vento o la pioggia. Quando una zoospora arriva su una foglia bagnata germina e avvia una nuova infezione.
Le variabili chiave per le infezioni secondarie sono la temperatura e la bagnatura fogliare e saranno possibili solo quando il loro prodotto arriva al valore di 50. Ciò sta a significare che ad una temperatura di 10 °C saranno necessarie 5 ore di bagnatura pena la morte delle zoospore.
Effetti della malattia
Le foglie molto colpite si necrotizzano e cadono precocemente.
Le infiorescenze sono estremamente sensibili al patogeno. Prima e durante la fase di fioritura i grappolini colpiti si ingialliscono assumono una tipica forma ad “S” e disseccano.
Nel grappolo tra la fase d’allegagione e di chiusura dei grappoli, in condizioni di bassa umidità relativa si ha la manifestazione della forma larvata senza fuoriuscita dei rami conidiofori ma solo con l’imbrunimento e disseccamento parziale o totale di acini e grappoli che solitamente assumono una forma ad uncino.
A fine stagione è possibile soprattutto sulle femminelle che in presenza di condizioni favorevoli ci siano attacchi che possono in qualche misura rallentare o compromettere la maturazione dei grappoli.
Territori colpiti in Puglia
I territori colpiti in Puglia sono molti e a macchia di leopardo. In certi situazioni la resa per quintali ad ettaro, per esempio per l’uva da vino, subirà un taglio davvero significativo.
Una situazione difficoltosa che arriva dopo la stagione 2022 che ha visto un calo dei prezzi nei conferimenti in cantina.
Agricoltura in ginocchio: Peronospora killer nei vigneti in provincia di Taranto