La Polizia di Stato ha arrestato un grottagliese perché ritenuto presunto responsabile del reato di maltrattamenti aggravati in famiglia. E’ quanto comunica la Questura di Taranto sui media.
Nei giorni scorsi, una coppia di coniugi, residenti a Grottaglie, ha denunciato presso il locale Commissariato di subire continui e ripetuti maltrattamenti per mano del loro figlio, manifestando preoccupazione per la propria incolumità tanto da temere per la propria vita. Secondo quanto raccontato dalle presunte vittime, ci sarebbe stata un’escalation nell’aggressività del figlio che, ormai, era arrivato a vessarli fisicamente e psicologicamente quasi quotidianamente.
La signora ha dichiarato che il figlio era in possesso di una pistola a gas il cui munizionamento era costituito da sfere d’acciaio, che non aveva esitato ad utilizzare contro di lei durante l’ultimo litigio, minacciandola di morte. Gli investigatori del Commissariato di Grottaglie hanno informato la Procura del Tribunale di Taranto che ha disposto un attento monitoraggio della situazione in tutela della vittime. Nella stessa giornata, il padre è stato costretto a chiamare un investigatore della Polizia Giudiziaria del Commissariato già a conoscenza dei fatti per chiedere il suo aiuto in quanto l’ennesima lite con il figlio stava degenerando. I poliziotti hanno trovato i coniugi in forte stato di agitazione, in particolare la donna era in lacrime a causa dell’aggressione subita dal figlio il quale non aveva esitato a sparare, a distanza ravvicinata, un colpo di pistola ad aria compressa caricata con biglie di acciaio di 6 mm contro il padre, che era intervenuto in difesa della moglie e che era riuscito a schivare il colpo. A seguito della perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto, all’interno della sua camera da letto, una pistola CO2 da lui utilizzata, poco prima, contro il padre, un’ulteriore pistola a gas con relativi munizionamenti e ricariche del gas, nonché due fucili ad aria compressa, uno sfollagente in legno posato sul letto ed un coltello a serramanico. Il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro e, dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità giudiziaria competente, l’uomo è stato arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Taranto.