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Domani otto giugno per Taranto e la Marina Militare finisce un epoca.

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Alle cinque di mattina infatti, nave “Vittorio Veneto” passerà per l’ultima volta il canale navigabile di Taranto.

L’ammiraglia termina il servizio

L’incrociatore C 550, presenza frequente alla stazione torpediniere di Taranto e nave ammiraglia della flotta Italiana fino alla fine degli anni ottanta, lascerà l’ormeggio per dirigersi alla volta della Turchia per essere demolito.

Una fine per molti ingloriosa per una unità tra le più importanti della nostra Marina, per cui si era prospettato un destino diverso.

Doveva essere una nave museo

L’incrociatore Vittorio Veneto è in disarmo dal 29 giugno 2006 ma restava comunque una unità della Marina Militare iscritta al quadro del naviglio militare, nonostante fossero stati tolti gli otturatori dai cannoni e gli stessi fossero stati tagliati e sigillati con tappi di bronzo.

Proprio per il suo valore storico, per anni era rimasta viva la speranza che Vittorio Veneto potesse diventare la prima nave-museo italiana. Il primo progetto prevedeva che l’allestimento fosse terminato prima delle previste celebrazioni del 150º anniversario dell’Unità d’Italia che si svolsero nel 2011 ma l’idea si arenò – è il caso di dire – sia per gli alti costi dell’adeguamento dell’unità e soprattutto per la massiccia presenza di amianto nella nave, che doveva essere rimosso e smaltito per poter rendere la nave accessibile al pubblico.

Si arrivò così al maggio 2018, quando l’incrociatore venne messo in vendita per la successiva demolizione che, come detto, avverrà nei prossimi mesi in Turchia.

Una storia a cavallo dei secoli

L’ex nave ammiraglia della Marina Militare fu costruita a Castellammare di Stabia, venne varata il 5 febbraio 1967 e consegnata alla Marina Militare il 12 luglio 1969. Il primo comandante dell’unità fu il capitano di vascello Vittorio Marulli che sin dal 1966 ne aveva diretto l’allestimento e che con il grado di ammiraglio di squadra sarebbe stato dal settembre 1981 al gennaio 1984 Comandante in Capo della Squadra Navale e dal 7 febbraio 1984 al 15 ottobre 1985 Capo di Stato Maggiore della Marina.

C550 rimase in servizio sino al 2003, anno in cui è stato collocato in status di Ridotta tabella di disponibilità in attesa del disarmo, avvenuto nel 2006. L’unità rappresentò una delle eccellenze della Marina e vide anche l’integrazione dell’arma aerea, potendo imbarcare fino a 9 elicotteri leggeri di tipo Agusta-Bell AB 204, poi sostituiti dagli AB 212 ASW, o sei elicotteri SH-3D Sea King.

Sulla sua importanza e sulla sua fine – per molti commentatori indegna della sua storia – calerà il sipario. La nave ha visto nel suo equipaggio tanti tarantini di nascita o di adozione, è tante volte il suo passaggio attraverso il Canale Navigabile è stato salutato da centinaia di spettatori.

Domani il ponte girevole si aprirà per l’ultima volta per C550, e tanti di noi penseranno alle parole dell’Ammiraglio di Squadra La Rosa all’ammaina bandiera del 2006, che così salutò l’unità: “Il Vittorio Veneto vivrà in tutti noi, che, quando da un’altra nave ne scorgevamo all’orizzonte l’inconfondibile sagoma, provavamo un senso di ammirazione, di rispetto e di orgoglio”.

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