Si celebra oggi la Giornata mondiale della Bicicletta istituita nel 2018 dall’Onu per incentivare un mezzo di trasporto “semplice, ecologico e sostenibile”.
Per il trasporto e per il tempo libero
Questa giornata è stata approvata, in una risoluzione dell’ONU del 12 aprile 2018, come giornata ufficiale delle Nazioni Unite per la consapevolezza dei benefici sociali derivanti dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto e per il tempo libero.
Dopo l’annuncio, il segretario generale dell’European Cyclists’ Federation (ECF), Bernhard Ensink, ha dichiarato: “Il ciclismo è una risorsa dai benefici sociali, economici e ambientali – e riunisce le persone. WCA (World Cycling Alliance) e ECF sono molto felici di questa dichiarazione. Questa dichiarazione delle Nazioni Unite è un riconoscimento del contributo del ciclismo per gli obiettivi di sviluppo sostenibile.”
La bicicletta, secoli di storia
La bicicletta è un veicolo azionato dalla forza muscolare umana degli arti inferiori, costituito da un telaio cui sono vincolate due ruote allineate e dotato di un sistema meccanico di trasmissione della potenza fisica generata alla ruota motrice. Dal punto di vista tecnico e normativo, in Italia la bicicletta rientra nella più ampia categoria dei velocipedi.
La bicicletta nasce in Francia nel 1791, anno in cui Mède de Sivrac progetta e costruisce il suo “celerifero”. Nel 1817, un quarto di secolo più tardi, Karl Drais inventò la sua Laufmachine (in tedesco, macchina da corsa) che fu chiamata dalla stampa “draisina”. Nel 1861 Ernest Michaux montò su una draisina i primi pedali fissandoli al perno della ruota anteriore.
Il termine bicicletta nacque in Francia verso la fine degli anni 1860 e rimpiazzò il termine velocipede dal modello della High Bicycle in poi. Il biciclo fu molto in voga fino agli anni ottanta del XIX secolo. Il sistema della trasmissione del moto generato dai pedali fu oggetto di grandi studi fino a quando, prima della fine del secolo, il problema della trasmissione del moto è risolto collegando i pedali a una ruota dentata connessa a una catena; questa soluzione tecnica consente di ridurre la dimensione della ruota anteriore.
Nel 1884 John K. Starley realizzò a Coventry la prima Safety Bicycle (“bicicletta di sicurezza”) denominata “Rover” e destinata a ottenere un enorme successo commerciale: antesignana delle moderne bici, aveva ruote di dimensioni uguali e trasmissione a catena sulla ruota posteriore. In seguito ci furono altri progressi tecnologici. Nel 1888 Dunlop montò su un triciclo il primo pneumatico a camera d’aria.
Protagonista dello sport
Negli ultimi anni, grazie anche ad una sempre più diffusa consapevolezza ecologica, in molte città si è diffuso l’impiego delle biciclette per gli spostamenti urbani, anche approfittando delle piste ciclabili e dei percorsi riservati, che consentono ai ciclisti di muoversi in sicurezza, evitando gli ingorghi ed i rallentamenti del traffico automobilistico.
Al successo della bicicletta hanno contribuito anche le imprese sportive ad essa legate: epici i duelli dei grandi campioni delle due ruote come Coppi e Bartali e le imprese di corridori come Gimondi, Merckx, Baronchelli e tanti altri, a volte così famosi da diventare protagonisti di canzoni di successo, come nel caso del Girardengo immortalato in un brano cantato da De Gregori oppure in “Gimondi e il cannibale” di Enrico Ruggeri.
Ancora oggi, competizioni nate nei primi anni del novecento come il Tour de France ed il Giro d’Italia portano sulle strade centinaia di appassionati ad ogni tappa, pronti ad incitare i loro campioni nelle veloci volate e nelle impegnative scalate in salita.