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La ASL di Bari ha attivato per la seconda fase della pandemia 16 unità speciali di continuità assistenziale distribuite in tutto il territorio provinciale e già operative per l’assistenza domiciliare ai pazienti Covid. Alle 16 unità se ne aggiungeranno altre 3 nei prossimi giorni per un totale di 19 USCA, a conclusione di lavori di adeguamento delle sedi e procedure di integrazione e organizzazione dell’organico.

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Le unità sono state attivate con l’assunzione nelle scorse settimane di 135 medici che possono diventare 205, con lo scorrimento della graduatoria deliberato nelle ultime ore e mirato al potenziamento del personale con altre 70 unità.

I medici già contrattualizzati si aggiungono ai 58 attualmente in servizio e reclutati a maggio nella prima fase della emergenza che svolgono tutte le attività di stretta competenza delle USCA a supporto del Dipartimento di prevenzione nelle tre aree metropolitana, nord e sud.

Le USCA operative sono quelle afferenti ai comuni di Palo, Molfetta, Ruvo, Bari, Triggiano, Rutigliano, Noci, Altamura, Gravina, Santeramo, Grumo Appula, Gioia del Colle e Monopoli. Alcune di queste sono momentaneamente accorpate in alcuni distretti in attesa della sistemazione definitiva delle sedi e della organizzazione del personale.

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