“E’ un’ottima notizia quella del riconoscimento della Mozzarella di Gioia del Colle nel registro delle Dop e Igp: un risultato raggiunto grazie alla tenacia dei nostri produttori che insieme hanno difeso e promosso un’eccellenza. Non è stato un percorso privo di ostacoli, nonostante avessimo l’assoluta certezza dell’unicità del nostro prodotto. Abbiamo lavorato sinergicamente, Regione Puglia e imprese, per far valere sui tavoli europei le nostre valide ragioni”.
È il commento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a poche ore dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale del Regolamento della Commissione europeo che iscrive ufficialmente la Mozzarella di Gioia del Colle nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Un altro prodotto agroalimentare pugliese di eccellenza quindi porta il comparto IG Food pugliese ad un totale di 20 specialità agro-alimentari.
“Il plauso va a tutti i nostri produttori e allevatori – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia – che hanno saputo difendere una delle nostre tante eccellenze agroalimentari: l’iscrizione della Mozzarella nel registro delle Dop non è solo un riconoscimento ma uno strumento importante che tutela le nostre.
BRUXELLES – La Mozzarella di Gioia del Colle (Bari) ha ottenuto il marchio Dop. Il regolamento di esecuzione che iscrive il prodotto nel registro Ue degli alimenti di qualità è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La domanda era stata presentata nell’ottobre 2019, ma la pratica ha subito un rallentamento a causa dell’obiezione della Germania e dell’Organizzazione degli esportatori americani di formaggi (Usdec) sul termine “Mozzarella”, perché era da considerarsi generico e quindi non protetto. Il regolamento prevede che la protezione della denominazione nella sua interezza, mentre non è richiesta per il termine “Mozzarella” in quanto tale.
Bellanova, la mozzarella di Gioia Colle Dop rafforza il primato Italia
Con la pubblicazione oggi, nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, del regolamento di esecuzione recante l’iscrizione della Dop “Mozzarella di Gioia del Colle” nel registro europeo delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette salgono a 311 le denominazioni di origine e indicazioni geografiche made in Italy.
Eccellenza del patrimonio gastronomico e culturale pugliese ed italiano, la Mozzarella di Gioia del Colle, la cui presenza storica è comprovata da numerose evidenze, tra cui un documentario prodotto dall’Istituto Luce a Gioia del Colle il 28 agosto 1950, è espressione del territorio forte della produzione del latte che della sua trasformazione secondo l’antica tradizione locale della pasta filata. Le caratteristiche del latte sono legate alla qualità della flora pabulare tipica del territorio delle Murge, alla base dell’alimentazione della popolazione bovina che con la produzione del proprio latte conferisce caratteristiche uniche al prodotto trasformato.
Quanto alla tecnica di trasformazione, è quella tradizionale, storica, con l’utilizzo solo di latte fresco e l’aggiunta di innesto autoctono. A livello storico-culturale, esiste un legame profondo tra il prodotto e la tipologia degli allevamenti, aziende zootecniche di piccole e medie dimensioni, a conduzione prevalentemente familiare e strutturate secondo usi locali, che prevedono lunghi periodi di pascolamento.
“Con la Mozzarella di Gioia del Colle Dop”, sottolinea la Ministra Bellanova, “si riconosce la qualità di uno straordinario prodotto pugliese, inimitabile, che rappresenta una storia produttiva ed economica, e una rilevante occasione occupazionale per quelle comunità pugliesi. Ed è importante rimarcare come negli ultimi anni l’intera filiera abbia visto il fiorire di nuove attività imprenditoriali condotte anche da giovani, sempre più proiettati sui mercati comunitari ed internazionali”.
Il paniere costituito da 60 prodotti Dop e Igp del food e del vino pugliesi si arricchisce dunque di un prodotto rappresentativo di una filiera agricolo-zootecnica importante. Pronta a un salto di qualità che significa anche ricaduta economica. Se la mozzarella pugliese registra, ad oggi, un valore alla produzione di circa 80 milioni di euro, il riconoscimento comunitario potrà significare un aumento stimato intorno al 20% della produzione.