Scuola si, scuola no. Mando mio figlio a far lezione in presenza o preferisco scegliere la didattica a distanza. In queste ore i genitori pugliesi sono chiamati a scegliere ed esprimere la propria opinione in merito al ritorno a scuola (il ciclo primario): sul tavolo due possibilità, quella di far frequentare al proprio figlio la scuola in presenza oppure continuare con la didattica a distanza.
Bisogna decidere e comunicarlo alla direzione scolastica, le scuole sono tenute, alla luce dalla ordinanza n. 413, a concedere la Dad. Senza se e senza ma, su questo ormai non vi è alcun dubbio. Ma il quesito è un altro: su quali parametri ogni genitore baserà la propria scelta?
Vi è da dire che, anche volendo, la scuola in presenza lunedì non riprenderà per tutti. Attualmente infatti sono centinaia in Puglia gli studenti e gli insegnanti positivi al Covid e migliaia quelli in quarantena per contatto stretto con un positivo a scuola. In questa situazione la didattica a distanza è l’unico modo per garantire il diritto allo studio a tutti.
Restano però poche ore per decidere e i genitori devono assumersi questa scelta.
Tutti in classe o gruppi fino al 25%?
In molti lamentano poca chiarezza nel numero dei frequentanti. Secondo l’ordinanza n.413 (l’ultima), l’attività didattica si deve svolgere in applicazione del dpcm 3 novembre 2020. Quindi tutti in classe, tranne per chi vuole la DAD? Molte direzioni scolastiche invece stanno ragionando su gruppi fino al 25%, indicazione però della precedente ordinanza.
Chat e messaggi
Intanto le chat su wthasapp sono piene di domande e di quesiti. Lunedì entrano tutti in aula o in piccoli gruppi? Dobbiamo attendere una comunicazione dalla scuola o dal sindaco o posso portare mio figlio a scuola? Queste sono alcune delle domande che girano nella varie chat di mamme e genitori.
Scuole secondarie
Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.