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Un terremoto di magnitudo Ml 4.4 (Mw 4.3) è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 17:02 italiane di oggi, 24 febbraio 2020. L’epicentro è avvenuto in provincia di Cosenza, vicino i comuni di Rende, Castrolibero e Marano Marchesato (entro 3 km dall’epicentro), a una profondità di 10 km. Nella tabella sottostante sono riportati i Comuni entro 10 km dall’epicentro.

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Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Provincia Distanza (km) Popolazione
Rende CS 2 35338
Castrolibero CS 3 9894
Marano Marchesato CS 3 3553
Marano Principato CS 4 3180
San Fili CS 6 2719
Cosenza CS 6 67546
San Vincenzo La Costa CS 6 2195
Cerisano CS 7 3196
Castiglione Cosentino CS 8 2896
Mendicino CS 8 9450
Zumpano CS 8 2570
Carolei CS 9 3330
San Pietro in Guarano CS 9 3663
Montalto Uffugo CS 9 19669
Lappano CS 9 941
Rovito CS 10 3158

L’area interessata dall’evento sismico di questo pomeriggio è considerata a pericolosità sismica molto alta, come è mostrato dal modello di pericolosità per il territorio nazionale.

Localizzazione dell’evento sismico (stella bianca) di magnitudo ML 4.4 (Mw 4.3) sovrapposta alla mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale.

Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15), l’area interessata dal terremoto odierno è stata colpita storicamente da diversi terremoti, molti dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: tra questi si segnalano quello del 24 maggio 1184 (Mw 6.7) e quello del 27 marzo 1638 (Mw 7.1). Degni di nota sono anche il terremoto del 12 febbraio 1854 di magnitudo Mw 6.3 e quello del 4 ottobre 1870 di magnitudo Mw 6.2. Sono terremoti che hanno avuto quasi tutti epicentro lungo la Valle del Crati e che hanno prodotto danni molto intensi ed estesi.

La sismicità storica nell’area estratta dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15)

Guardando la storia sismica di Rende (CS), cioè le intensità prodotte dai vari terremoti e per i quali si ha l’informazione puntuale sulla località, si nota che in due casi si è verificata un’intensità MCS pari al IX grado MCS, in occasione del 1638 e del 1854. Per il terremoto del 1184 non si ha il dato su Rende, ma l’intensità massima è stata pari al IX grado MCS a Cosenza e a Bisignano, tra le altre. L’ultimo evento per il quale sono stati segnalati danni a Rende e a Cosenza è quello del 20 febbraio 1980 (magnitudo 4.4) quando si è avuta un’intensità tra il VI e il VII grado MCS.

La storia sismica di Rende (CS) dall’anno 1000 al 2014.

Nel periodo recente, dal 1985 a oggi, la regione è stata interessata da una sismicità molto diffusa e continua, sia nell’entroterra che in mare, come evidente nella mappa sottostante.

La sismicità nell’area dal 1985 ad oggi.

La mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC (figura sotto) mostra dei livelli di scuotimento importanti (tra il V e il VI grado MCS) in zona epicentrale e fino al IV grado MCS in tutta la provincia di Cosenza e in parte nelle regioni circostanti.

ShakeMap (mappa di scuotimento) espressa in intensità strumentale (scala di intensità Mercalli-Cancani-Sieberg, MCS), determinata utilizzando i dati della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (triangoli rossi) e quelli della Rete Accelerometrica Nazionale del DPC (triangoli blu). La stella rappresenta l’epicentro.

Il terremoto è stato risentito ampiamente risentito in Calabria, come evidente dai dati raccolti dal questionario di “Hai sentito il terremoto?”, con effetti stimati, al momento, fino al V-VI grado MCS. La mappa aggiornata è disponibile sul sito di “Hai sentito il terremoto?”.

Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo (ML), profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stes

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