“Gli 8,5 milioni di euro stanziati con delibera dalla giunta per la riconversione dell’Ospedale S. marco di Grottaglie in Presidio post acuzie (PPA) e presidio Territoriale Assistenziale (PTA) arrivano solo dopo la mia denuncia del mancato inserimento della dote finanziaria nella prima fase negoziale dei fondi Fesr. Fondi necessari ai lavori di adeguamento della struttura ospedaliera, trasformata in Pta, dallo scellerato piano di riordino ospedaliero di Emiliano.”
Lo dichiara Francesca Franzoso consigliere regionale di Forza Italia, ritornando su una polemica che aveva già innescato alla fine dello scorso anno, quando emerse la possibilità – per l’ospedale di Grottaglie – di poter ricevere un ingente finanziamento mirato alla sua trasformazione nella nuova destinazione d’uso prevista dal piano regionale. Un finanziamento che alla consigliera azzurra sembrò una conseguenza alla sua denuncia per il mancato inserimento della dote finanziaria nella prima fase negoziale dei fondi Fesr.
Franzoso: “Scandaloso stanziare i fondi a fine legislatura”
Dopo le aspre critiche esposte da Paolo Annicchiarico, referente di Italia Viva Grottaglie e rivolte soprattutto al Sindaco D’Alò ed all’ex consigliere provinciale Ciro Petrarulo, la consigliera azzurra rincara la dose e non usa mezzi termini nel puntare il dito contro la giunta Emiliano.
“É sconvolgente osservare come, dopo aver smembrato una eccellente realtà sanitaria come era il San Marco – afferma la Franzoso – si arrivi ad approvare la delibera che stanzia i fondi da utilizzare per eseguire i lavori necessari all’adeguamento degli ambienti per la nuova destinazione d’uso sanitaria, praticamente a fine legislatura e solo dopo la denuncia di un consigliere d’opposizione .
Il mancato utilizzo delle risorse fin qui ha determinato lo scandalo di soli 10 posti letto attivi su 40 posti previsti per la riabilitazione, poiché la maggior parte delle stanze non dispone di servizi igienici. Lavori fermi al palo, ricoveri bloccati e personale assunto nel reparto di riabilitazione ma scarsamente utilizzato dato la mancanza di pazienti . Tanto basta per sottolineare la sciatteria di Emiliano verso un territorio devastato dalle sue scelte di politica sanitaria.”
“Crisi e sovraffollamento, effetti del medicina territoriale nell’intera provincia”
Che la sanità ionica non stia vivendo uno sei suoi momenti migliori è sotto gli occhi di tutti; il nosocomio tarantino si trova a dover far fronte praticamente da solo alle richieste dell’intero territorio ionico, il Moscati fa quel che può ed il San Marco è al momento in una sorta di limbo in cui c’è chi rimpiange ciò che era e chi attende ciò che sarà. A testimoniare le necessità del territorio grottagliese ci sono – ultimo episodio in ordine di tempo – il massiccio riscontro alle offerte di servizi sanitari in occasione della festa patronale di San Ciro e -soprattutto – le reiterate richieste presentate dal “Comitato in difesa dell’ospedale San Marco“.
Se da una parte non si può che essere soddisfatti per i nuovi servizi di Medicina dello Sport e l’ammodernamento degli ambulatori di riabilitazione, dall’altra sono in tanti a chiedersi se sia opportuno puntare solamente sul futuro ospedale San Cataldo per soddisfare le molteplici esigenze di territorio dalle peculiari necessità, come quello ionico
“Dopo cinque anni – conclude quindi la Franzoso – è certificata l’incapacità del Governatore di attuare il tanto sbandierato modello di sanità territoriale diffusa. Se oggi il SS. Annunziata vive la fase di crisi e sovraffollamento è perché la medicina territoriale nell’intera provincia, Grottaglie in testa, non è stata mai realizzata“.