“L’agricoltura non può essere trattata come un mero strumento di campagna elettorale”. Così il presidente di Confagricoltura Puglia, Luca Lazzàro, al termine dell’incontro convocato dalla Regione Puglia a Bari, per discutere della ripartizione dei 300 milioni di euro di Fondi CIPE destinati dal Decreto Emergenze all’area infetta da Xylella fastidiosa.
Lazzàro: “Ennesimo tavolo che non ha portato a nulla di concreto”.
“Mi aspettavo di partecipare ad un incontro per discutere nel merito – commenta Lazzàro – della ripresa della produttività delle aziende agricole, nonché della ricostruzione del paesaggio devastato dalla Xylella ed invece è stato l’ennesimo tavolo che non ha portato a nulla di concreto”.
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La xylella è solo uno dei fattori che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di aziende agricole pugliesi. Eccellenze come l’uva da tavola e l’olio d’oliva stanno vivendo da mesi una crisi che rischia di essere fatale per il futuro di migliaia di operatori, cancellando per sempre il panorama che da secoli caratterizza le campagne meridionali.
Intanto la Xylella è già da tempo arrivata anche nelle campagne ioniche, ed è di qualche giorno fa la segnalazione di olivi infetti anche nelle campagne di Grottaglie.
Previlegiare il Salento
Su un punto, in particolare, Confagricoltura Puglia non transige: “Ribadiamo con forza che le risorse vanno destinate solo ed esclusivamente al Salento per sostenere le imprese. Il contenuto della bozza del decreto legge – continua Lazzàro – rischia di rallentare l’iter di ricostruzione mentre servono risposte immediate e tangibili”.
Oltre che sui contenuti del confronto, apparsi evanescenti, Confagricoltura ha delle perplessità anche sul metodo: “Avevamo manifestato la necessità di un’autorità che potesse velocizzare l’iter della ricostruzione, mentre così andrà tutto a rilento. Oltre alla lentezza nell’attuazione del Psr ora si aggiungerà un iter per l’assegnazione delle risorse che, così com’è, potrebbe portare alla completa distruzione dell’agricoltura salentina”.
Indispensabile concentrare le risorse
Altra nota dolente, per Lazzàro è “l’impossibilità di immaginare un co-finanziamento, considerata la crisi profonda delle aziende, il cui reddito è da diversi anni completamente azzerato”. È indispensabile, inoltre, “concentrare le risorse – conclude il presidente di Confagricoltura Puglia – per favorire l’aggregazione tra i produttori per scongiurare il rischio che tutto si perda in mille rivoli e non siano più competitivi sul mercato“.