“Il tema ambientale è prioritario, ma non si puo’ permettere a questa azienda di chiudersi e di spegnersi, perché un imprenditore grande, forte, fortissimo, viene, pensa di destrutturare un concorrente che produce acciaio di grande qualità e va via. Bisogna continuare a mantenere aperta l`azienda, ma quell`azienda deve essere ovviamente messa nelle condizioni di adeguarsi alle prescrizioni Aia, di poter rispettare il piano ambientale, e di non continuare a far morire le persone, così come sta avvenendo. Per fare questo noi che cosa possiamo fare? Ovviamente presentare cose in prospettiva:quello della decarbonizzazione è un tema affascinante, interessante, utile. Dobbiamo quindi lavorare verso quella direzione.”
E’ quanto ha dichiarato l’Assessore Regionale Mino Borraccino durante la relazione nel Consiglio regionale monotematico sulla vertenza ex Ilva.
Torna la Soprintendenza a Taranto
“ Il Governo oggi ha accolto un mio ordine del giorno in cui chiedo l‘impegno a destinare uno dei 25 dirigenti, che dal Mipaaf saranno trasferiti al MiBACT, alla Soprintendenza di Taranto, che è giusto venga riaperta prima possibile, dopo che tre anni fa il Governo ne decise la chiusura ed il trasferimento a Lecce.”
Così interviene il deputato del M5S Gianpaolo Cassese dopo la votazione in Aula del decreto per il riordino dei Ministeri e l’approvazione dell’ordine del giorno sottoscritto da diversi deputati, tra cui i tarantini De Giorgi, Ermellino Vianello.
“La nostra città, che come è noto fu capitale della Magna Grecia, sulla tradizione archeologica ha fondato la sua identità culturale e antropologica, avendo solide radici ancorate già alla fine dell’800 quando divenne sede di un Ufficio Scavi dipendente dalla Direzione Generale per le Antichità e Belle Arti del Ministero dell’Istruzione Pubblica e nel 1907, anno di nascita delle Sovrintendenze regionali, fu designata come sede della Soprintendenza agli scavi e ai Musei Archeologici della Puglia” ricorda il deputato.
“Non possiamo correre il rischio di perdere per sempre un patrimonio culturale di grande valore per la città, ma anzi dovremmo coltivarlo e potenziarlo, trasformandolo in uno dei perni su cui fare leva per facilitare quel processo di riconversione economica e di rilancio culturale e turistico necessario, annunciato dal Governo e su cui i cittadini contano.”
“La nostra idea di riconversione chiede innanzitutto un cambio di mentalità ed uno sguardo lungo e innovativo, capace di vedere, ad esempio, come anche la cultura possa rappresentare un terreno capace di produrre ricchezza e futuro. Una idea di riconversione dunque – insiste Cassese – che tra i suoi diversi ambiti di intervento comprenda il rilancio del ruolo culturale di Taranto, sapendo che il potenziale che abbiamo a disposizione è ricco, sebbene non sia mai stato adeguatamente messo a valore: dall’Università al Museo archeologico nazionale legato strettamente alla Soprintendenza e ai beni culturali, alle nostre produzioni artistiche, ai beni paesaggistici e a molto altro ancora” prosegue il deputato, che aggiunge: “Stavamo lavorando a costruire progetti di ampio respiro per lo sviluppo del territorio anche in termini di incentivare il turismo culturale, ma i mutamenti avvenuti in seno al Governo con il costituirsi dell’attuale nuova maggioranza, in parte ci hanno costretto a resettare il percorso. Per riprendere in mano le iniziative avviate e raggiungere gli obiettivi in questo vasto campo, chiederò nei prossimi giorni un incontro al ministro Franceschini . Ritengo che, soprattutto in questo momento in cui la crisi ha raggiunto livelli di emergenza estrema, sia quanto mai necessario sollecitare azioni per una presa di coscienza a livello nazionale riguardo il depauperamento a cui la città è stata sottoposta nel corso degli anni, e quindi riguardo l’urgenza di accrescere con strumenti opportuni il suo sviluppo e la sua attrattività.”
“Taranto ed i suoi abitanti hanno già pagato un prezzo altissimo in termini economici, ambientali, sociali per errori non propri, è arrivato il momento di invertire la marcia. Riaprire la Soprintendenza a Taranto può rappresentare anche a livello simbolico un primo segnale nella giusta direzione” conclude Cassese.
Riapertura del Corso di Medicina a Taranto, martedì 19 novembre si riunisce il Senato Accademico
“Ho ricevuto questa mattina la formale risposta del Rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, alla mia nota, trasmessagli nei giorni scorsi, con la quale sollecitavo l’assunzione delle determinazioni del caso da parte del Senato Accademico al fine di giungere quanto prima alla riapertura del canale formativo di Medicina e Chirurgia a Taranto, alla luce delle conclusioni condivise da tutte le istituzioni coinvolte (Università, Regione e MIUR) nel corso della riunione svoltasi a Roma, presso il Ministero, il 30 ottobre scorso. In quella sede, infatti, fu ribadito dai dirigenti del MIUR che non c’erano ostacoli all’avvio delle attività didattiche a Taranto. Ebbene, il Rettore Bronzini mi ha confermato che il Senato Accademico si riunirà domani, martedì 19 novembre, per assumere le determinazioni del caso su questa importante vicenda. Auspico, ora, il via libera definitivo da parte del massimo organo collegiale di governo dell’Ateneo barese, in modo da consentire il rapido avvio delle attività didattiche nelle aule individuate presso il capoluogo jonico, definendo così un percorso avviato da tempo. Con l’avvio del canale formativo di Medicina e Chirurgia a Taranto si raggiunge un importante obiettivo strategico del nostro programma, a conferma della grande attenzione e della centralità che tutto il Governo regionale, a cominciare dal Presidente Michele Emiliano, riconosce a Taranto, soprattutto in un momento così delicato per tutto il suo tessuto sociale. Ringrazio, infine, il Rettore Bronzini per il lavoro che sta compiendo e per la collaborazione istituzionale che sta assicurando.”
E’ quanto ha dichiarato l’Assessore Regionale Mino Borraccino