Pubblicità in concessione a Google

L’immediata entrata in vigore delle sanzioni da applicare agli automobilisti che trasportano bambini di età inferiore a quattro anni aveva suscitato preoccupazione e proteste da parte dei tanti che ancora non avevano provveduto a dotarsi delle apparecchiature previste.

Pubblicità in concessione a Google

Il regolamento di attuazione dell’articolo 172 del nuovo Codice della Strada prevede infatti che chi non si doterà di questi dispositivi incorrerà in una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. Alla immediata entrata in vigore della norma ha fatto da contraltare la generale disinformazione sull’argomento da parte dei genitori coinvolti, ed anche una insufficiente risposta del mercato, con la maggior parte dei produttori che non sono ancora in grado di fornire prodotti omologati.

Seggiolini anti-abbandono, la maggioranza corre ai ripari

Rispondendo alle proteste, diversi esponenti della maggioranza che appoggia il governo Conte hanno redatto emendamenti e proposte legislative che puntano a prorogare l’applicazione delle sanzioni.

Grazie a un nostro emendamento al decreto fiscale, prevediamo che le sanzioni per chi non monta a bordo del veicolo i dispositivi antiabbandono per bambini fino a 4 anni si applicheranno dall’1 giugno 2020.” E’ quanto dichiara il capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Commissione Trasporti, il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, primo firmatario dell’emendamento.

L’obbligo – prosegue Scagliusi – è in vigore dal 7 novembre, ma si rende necessario prevedere un periodo cuscinetto sia per informare adeguatamente l’utenza, anche con apposite campagne e iniziative mirate a raggiungere le famiglie, sia per consentire ai produttori di portare tali dispositivi sul mercato”.

Le sanzioni previste

In attesa dei provvedimenti correttivi annunciati, ad oggi chi trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni con un seggiolino non munito di sistema antiabbandono (integrato nel seggiolino o separato) rischia per il nuovo articolo 172 del Codice della strada:
– 81 euro di multa;
– la decurtazione di cinque punti patente;
– la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi, se viene colto a commettere la stessa infrazione più di una volta nel giro di due anni.

Priorità: salvare le vite dei bambini

L’emendamento – aggiunge ancora Emanuele Scagliusi – non solo revoca l’efficacia delle sanzioni eventualmente comminate dal 7 novembre, ma nel caso un automobilista avesse pagato, gli consente di chiedere la restituzione della somma indebitamente versata. Ribadiamo che l’obiettivo di questa legge non è quello di comminare sanzioni, ma quello di salvare le vite dei bambini dal rischio che un genitore possa volontariamente dimenticarlo in auto.”

I contributi per l’acquisto

Per fare fronte alla speda necessaria a dotarsi dei dispositivi anti-abbandono, il legislatore ha previsto un contributo di 30 euro sino all’esaurimento dei fondi disponibili. Attenzione però: manca ancora una indicazione definitiva sulla modalità di erogazione del bonus, perché ad oggi manca il decreto del Ministero dei Trasporti che indichi le modalità per richiedere il contributo. Il consiglio, quindi, è di conservare la ricevuta d’acquisto per poter chiedere il bonus appena possibile.

Pubblicità in concessione a Google