“Siamo favorevoli alla sperimentazione dei sovrainnesti nella Piana degli Ulivi monumentali e sugli ulivi secolari in funzione anti-Xylella. Questo abbiamo detto nell’audizione di oggi, presso la quinta Commissione del Consiglio Regionale, convocata su richiesta del Parco delle Dune Costiere. Si accelerino i tempi per approvare le linee guida secondo le quali operare i sovrainnesti prima della primavera. Una volta licenziate le linee guida, si proceda immediatamente con i bandi relativi alle risorse per i sovrainnesti. Non possiamo perdere un altro anno”. Sono chiare e nette le parole di Giannicola D’Amico, vicepresidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia.
“Il direttore regionale del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone, che non è potuto essere presente, ha spiegato che la comunità scientifica cui era stato chiesto di redigere le linee guida ha concluso il proprio lavoro”, ha aggiunto D’Amico. “L’audizione è stata sospesa proprio per riconvocarne un’altra che servirà a valutare le linee guida alla presenza di Nardone. Noi chiediamo che si faccia presto, non si sprechi altro tempo perché non ce n’è”.
Sempre attraverso la sua nota, il direttore regionale del Dipartimento Agricoltura ha informato le organizzazioni agricole e i soggetti che hanno partecipato all’audizione del fatto che siano già disponibili fondi specifici per i sovrainnesti. “Ci sono dei tempi tecnici obbligati per procedere alla sperimentazione con i sovrainnesti”, ha proseguito il vicepresidente regionale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia. “Occorre siano fatti prima della primavera. La Piana degli Ulivi monumentali, gli agricoltori, i piccoli produttori, le aziende olivicole e i frantoi non possono permettersi di vedere ulteriormente procrastinato l’avvio di un piano di contrasto della Xylella e di rilancio dell’intero settore. L’agenda deve essere la seguente: approvazione delle linee guida, avvio della sperimentazione dei sovrainnesti, partenza di un piano pluriennale di investimenti nel settore olivicolo a sostegno degli sforzi compiuti in questi anni dai nostri agricoltori e vivaisti, quasi totalmente senza aiuti”.
CIA Agricoltori Italiani della Puglia ha ribadito che il contrasto alla ulteriore diffusione del batterio ha come primo caposaldo la ricerca scientifica. “Il tempo di stregoni e complottisti è finito da un pezzo e ha già creato danni incalcolabili. Noi siamo per la scienza, non per la fantascienza e le fake news montate ad arte per strumentalizzare il clima di rabbia e di paura che sta sfibrando la fiducia degli olivicoltori, mettendo a rischio il futuro di un settore tra i più importanti e vitali per l’economia, il paesaggio e il patrimonio di valori e memoria della nostra regione”, ha detto ancora D’Amico.
“Dalla sperimentazione può nascere una modalità nuova di combattere il batterio, qualcosa di utile per tutto il settore e anche per gli altri tipi di ulivo oltre che per i secolari e i monumentali”. Decisioni rapide, mobilitazione concreta delle risorse stanziate e azioni tempestive: questa, secondo CIA Agricoltori Italiani della Puglia, è la direzione da intraprendere.