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“L’incontro che ho avuto alcuni giorni fa con il Comitato C.R.I.T.I.C. (Comitato Revisione Imu Terreni Inedificati del Comparto C) di Grottaglie ha purtroppo confermato il permanere della grave situazione che patiscono da anni centinaia di cittadini del nostro comune, costretti a versare all’erario somme molto elevate per un calcolo dell’IMU sui propri terreni siti nel comparto C, superiore al loro reale valore commerciale. Una situazione questa, che presenta non pochi risvolti preoccupanti anche sul piano sociale, come ho potuto constatare ascoltando i partecipanti alla assemblea. Per molti di loro l’impossibilità di disporre delle cifre richieste dall’Amministrazione ha prodotto situazioni debitorie drammatiche, difficoltà economiche estreme e pignoramenti in corso. Venerdì prossimo ho concordato una riunione con il Prefetto di Taranto, dottoressa Antonella Bellomo, che ha mostrato piena disponibilità e che incontreremo con il presidente del Comitato, avvocato Ciro Lenti, ed una delegazione di cittadini.”

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E’ quanto dichiara il deputato Gianpaolo Cassese (M5S) dopo l’incontro avuto con il C.R.I.T.I.C. e per annunciare il prossimo appuntamento con il Prefetto di Taranto.
“Si tratta di un problema molto serio che merita massima attenzione e che bisogna assolutamente risolvere, sapendo che va ben oltre i confini del nostro Comune, investendo l’intero territorio nazionale su cui gravano alcune evidenti criticità normative” precisa Cassese. 

“La legge 248/2006 infatti prevede per le aree considerate edificabili, ovvero classificate come tali nello strumento urbanistico generale, ma mai lottizzate, una imposta patrimoniale come se fossero lottizzate, ragione per la quale chi è proprietario di un terreno edificabile solo potenzialmente, dunque che potrebbe essere edificato tra anni o addirittura non esserlo mai, si trova a versare cifre molto elevate e questo non è giusto” insiste Cassese.

“I cittadini chiedono da tempo al Comune una più accurata valutazione dei terreni dei Comparti C, senza avere riscontri positivi e ciò non fa che produrre uno stato di esasperazione” aggiunge Cassese.

“Chi stabilisce i valori di questi terreni e soprattutto attraverso quali criteri? A tali domande dovremmo provare a trovare una risposta che sia esaustiva e che aiuti a rimuovere le criticità esistenti, prima tra tutte la discrezionalità, che vige attualmente a riguardo trovandoci di fatto in assenza di linee guida che stabiliscano il perimetro di riferimento per definire il reale valore commerciale dei terreni, con il rischio di valutazioni arbitrarie.”
Le istituzioni a tutti i livelli hanno il compito, in sinergia tra loro, di individuare, ciascuno facendo la propria parte, la strada in ambito urbanistico e tributario per trovare con urgenza una soluzione” conclude il parlamentare.

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