«Le politiche di coesione per il periodo 2014-2020 sono orientate sia a recuperare le condizioni di svantaggio e di criticità della Puglia rispetto al sistema Paese nel suo complesso, sia a rafforzare i numerosi aspetti in merito ai quali il gap con il resto del Paese è andato riducendosi proprio nell’arco temporale della crisi.» Lo comunica l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino.
«In questo contesto – spiega Borraccino, assume con sempre maggior rilevanza l’esigenza di sostenere l’accesso al mercato dei capitali per finanziare le strategie di investimento delle PMI pugliesi e promuovere la diffusione di strumenti di finanza complementare rispetto ai tradizionali canali creditizi.
La tradizionale elevata dipendenza delle imprese italiane e pugliesi dal credito bancario e la conseguente significativa esposizione delle stesse ai contraccolpi derivanti dalle strategie di riduzione delle politiche di erogazione del credito, richiamano la necessità di promuovere interventi mirati per attutire tali effetti e rendere disponibili, per le imprese in possesso di adeguati margini di crescita e di sviluppo, adeguate risorse finanziarie. Le esperienze positive già svolte nel 2007-2013 nella creazione di strumenti di ingegneria finanziaria nel campo delle garanzie a supporto del credito bancario hanno confermato la convinzione di proseguire ed implementare tali attività, anche attraverso il ricorso a strumenti finanziari innovativi.
Tra questi, è certamente di primaria importanza lo sviluppo di strumenti di finanza innovativa rivolta alle imprese di piccola e media dimensione interessate ad usufruire di strumenti di finanziamento diversi da quelli ordinari del credito bancario, come ad esempio quelli previsti nella forma di “minibond”, ovvero di obbligazioni finanziarie rivolte ad investitori professionali ed istituzionali emessi da imprese non quotate in borsa che, in tal modo, ampliano la disponibilità di risorse da destinare ad investimenti a breve e medio/lungo termine.
Al fine di attuare le suddette finalità, la Regione Puglia è stata la prima Regione in Italia a costituire un “Fondo Minibond”, individuando Puglia Sviluppo come soggetto Gestore. In tale veste, Puglia Sviluppo ha pubblicato l’Avviso per la selezione di operatori finanziari per lo svolgimento del servizio di Arranger in relazione alla strutturazione di operazioni di un portafoglio di Minibond.
Si tratta di uno strumento innovativo finalizzato a sostenere i piani di sviluppo delle PMI che hanno le potenzialità per emettere Minibond supportati da garanzie pubbliche, favorendo la disintermediazione del credito bancario attraverso l’utilizzo di un canale alternativo che si traduce nel ricorso al mercato di capitali.
Lo strumento è attuato attraverso la logica di portafoglio, i cosiddetti Basket Bond con i quali si cartolarizzano i Minibond, ed ha la finalità di rendere disponibili alle PMI pugliesi risorse finanziarie destinate all’emissione degli stessi.
La Regione Puglia interviene, da un lato, con una garanzia sulle “prime perdite” del portafoglio di minibond costituito dall’Arranger. La garanzia è di tipo pignoratizio, costituita nella forma del junior cash collateral. Dall’altro, gli Investitori istituzionali avranno a disposizione una dotazione finanziaria, attraverso la quale la Regione partecipa all’investimento attraverso lo strumento finanziario. Inoltre, la Regione metterà a disposizione delle PMI sovvenzioni dirette per abbattere i costi di emissione dei minibond, di certificazione del rating e di certificazione dei bilanci.
Come per tutti gli strumenti finanziari attuati dalla Regione Puglia, anche la misura Minibond è tesa ad agevolare le Piccole e Medie Imprese e non genera vantaggi per gli operatori finanziari. Il vantaggio finanziario del contributo pubblico al Fondo, infatti, viene interamente trasferito ai destinatari finali sotto forma di riduzione del tasso di remunerazione del Minibond e mediante sovvenzioni dirette.
La dotazione del fondo Finanziamento del rischio ammonta a complessivi 40 milioni di Euro ed avrà un importante effetto leva in quanto consentirà di sviluppare fino a 100 milioni di Euro di nuovi minibond emessi dalle Piccole e Medie Imprese pugliesi.
Il portafoglio di Minibond dovrà essere costituito da un insieme di prestiti obbligazionari di nuova emissione, aventi una durata massima di 7 anni. Il taglio dei singoli Minibond è compreso tra 2 e 10 milioni di euro.
Si tratta di prestiti obbligazionari per investimenti in attivi materiali ed immateriali, localizzati nella regione Puglia e per spese in capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.
Gli operatori finanziari interessati a candidarsi in qualità di Arranger, potranno partecipare inviando la propria offerta telematica, entro e non oltre le ore 12,00 dell’8 marzo 2019, tramite il Portale EmPULIA.
La Misura Minibond Puglia – conclude Borraccino – rappresenta un ulteriore passo in avanti che la Regione Puglia compie nel campo della innovazione finanziaria e che conferma il suo posizionamento tra una delle Regioni d’Italia più efficienti nel sostegno al tessuto produttivo grazie all’utilizzo di strumenti finanziari altamente innovativi.»