Domenica 14 ottobre alle ore 12.00 verrà riconsegnata alla città Piazza Cafforio.
Il progetto, ideato e supervisionato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Magazzino, in collaborazione con l’assessora alle politiche sociali, Marianna Annicchiarico, ha previsto la creazione di un parco giochi inclusivo attraverso l’inserimento di strumenti di gioco adatti a tutti i bambini e bambine, tenendo conto delle abilità di ognuno.
“Il pannello memory, la pista multifunzione, il percorso sensoriale, il pannello musicale e l’altalena inclusiva – spiega in una nota l’assessora alle politiche sociali, Marianna Annicchiarico – rispondono a questo bisogno e contribuiscono a realizzare un luogo di incontro aperto alle famiglie che riconsegna ai cittadini l’idea che non ci sono attività o strumenti per disabili e altri per “normodotati” ma che lo stesso gioco può essere utilizzato secondo le proprie abilità. L’obiettivo è quello di veicolare un preciso messaggio civile e sociale, oggi più che mai imprescindibile: il diritto alla vita e al gioco dei bambini.
Non a caso, contestualmente alla riapertura della piazza, sarà svelata alla cittadinanza la targa dedicata al piccolo Lollo Zaratta e a tutti gli altri bambini vittime dell’inquinamento.
Lorenzo Zaratta (detto Lollo) è il bambino simbolo della lotta all’inquinamento. Balzato alle cronache perché sempre in prima linea con il papà durante le tante manifestazioni in favore dell’ambiente e del territorio. Venuto purtroppo a mancare pochi giorni dopo il compimento dei suoi primi cinque anni, a lui la città di Grottaglie dedica un’area giochi. La seconda in Puglia e in Italia.
Saranno presenti alla cerimonia le istituzioni, le associazioni, gli artigiani, i liberi cittadini e i commercianti che ne hanno reso possibile la realizzazione. Sarà inoltre presente la comunità parrocchiale della Chiesa della Madonna delle Grazie che ha partecipato alla preparazione dell’evento e alla ripulitura del muro adiacente alla piazzetta; inoltre sarà presente Mauro Zaratta, il papà del piccolo Lollo.
Una targa in un luogo dove il gioco, il divertimento e la spensieratezza dei nostri bambini ci ricordino quanto poco è stato fatto per loro e per la nostra terra. Un luogo che omaggi i nostri “piccoli eroi” che hanno pagato caro il silenzio di una provincia e che ancora oggi sono tristemente vittime di un progetto politico diabolico contro il quale si è combattuto poco.
Una targa – conclude l’assessora alle politiche sociali, Marianna Annicchiarico – che sia monito costante per noi genitori, un richiamo all’attenzione ed un continuo rimprovero a chi volta le spalle al peso della realtà e che allo stesso tempo ribadisca più forte che mai che i bambini hanno diritto a vivere e giocare.“