«La vicenda Porto è seguita dalla CGIL e dalla categoria della FILT con la massima attenzione, così come il futuro dei circa 500 lavoratori ex TCT che potrebbero trovare presto piena occupazione attraverso il piano di rilancio dei traffici commerciali e della logistica presentato dalla società terminalistica turca Yilport Holding.»
Così i segretari generale e di categoria della CGIL e della FILT, Paolo Peluso e Maria Teresa De Benedictis, che intervengono sulle dinamiche che in questi giorni si muovono attorno al futuro dell’area portuale tarantina e al ricorso presentato dal Consorzio Southgate Europe Terminal.
«Abbiamo vagliato il piano presentato dai turchi – dicono i segretari sindacali – e si prevedono significativi investimenti sul piano economico-finanziario con immediate ricadute occupazionali e il rientro, nel giro di due o tre anni, dell’intero cartello produttivo ex TCT ora transitato nell’Agenzia Taranto PortWorkers srl. La procedura è in fase di istruttoria e la proposta della società Yilport prevede l’uso dell’intero compendio dell’imponente molo con eccezione della calata 5 ed aree retrostanti, nonché l’uso di tutte le attrezzature pre-esistenti. Ecco perché auspichiamo un percorso celere della procedura di ricorso al TAR presentata dal Consorzio contendente e una immediata prospettiva di rilancio del porto e di piena occupazione.
Abbiamo già richiesto – spiegano i referenti della CGIL e della FILT – informazioni di dettaglio per lavorare insieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, e i rappresentanti dell’agenzia affinché si possa procedere allo slittamento del termine da cui partono i 36 mesi di finanziamento pubblico della stessa agenzia, ma la formazione professionale e la ricollocazione di tutti i lavoratori in bilico resta la nostra unica e sola priorità.
Priorità che ci farà essere vigili e rigorosi – dicono ancora Peluso e De Benedectis – perché mentre si scrive un’altra pagina delicata per il futuro economico e occupazionale della nostra terra, purtroppo vengono fornite ai lavoratori informazioni destituite da ogni fondamento rispetto ai criteri, alle priorità e rispetto alle procedure di assunzione di tutti gli ex lavoratori della Taranto Container Terminal.
Procedure, criteri e priorità che invece saranno oggetto di un confronto sindacale serrato a cui come CGIL parteciperemo affermando, come al solito, il principio della trasparenza e del pieno rispetto delle regole.»