Salvini in Puglia dopo la morte di 16 braccianti agricoli

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«La lotta alla mafia e allo sfruttamento è una priorità mia e del Governo. Useremo tutte le armi a disposizione per contrastare questi delinquenti». Oggi il ministro Matteo Salvini, nella prefettura di Foggia, ha presieduto il comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica. Un appuntamento organizzato dopo la morte dei 16 braccianti agricoli stranieri avvenuta nei giorni scorsi.

«Svuoteremo progressivamente i ghetti. Non è possibile che in una società avanzata esistano dei ghetti» luoghi dove oggi vivono migliaia di immigrati sfruttati dai caporali, ha commentato il ministro nel corso della conferenza stampa. «Questo è un problema di mafia, non di manodopera in nero e caporalato. A Foggia c’è una criminalità mafiosa che combatterò paese per paese». Occorre «aggredire i patrimoni mafiosi che campano di caporalato».

«Non permetto – ha proseguito il ministro – che l’agricoltura italiana venga etichettata come fuorilegge perché pochi decidono di arricchirsi con illegalità. A Foggia la stragrande maggioranza degli imprenditori sono onesti».

Ritornando sulla tragica vicenda dei braccianti morti nell’incidente stradale, Salvini ha sottolineato la necessità di gestione trasparente e maggiore legalità nei trasporti. «Trecento mezzi sono stati sequestrati nell’ultimo periodo, furgoncini con targhe bulgare e senza assicurazione. C’è anche una importazione di schiavi da paesi comunitari: Romania e Bulgaria». Il ministro ha dichiarato che scriverà «ai colleghi» di Bucarest e Sofia per aumentare i controlli su mezzi e uomini. «L’obiettivo», ha concluso, «è una gestione trasparente dei trasporti per togliere alla malavita business e controllo».

Prima della riunione del Comitato il premier Conte ed il responsabile del Viminale hanno incontrato una delegazione di migranti. «Aiutiamoci reciprocamente», è stato l’invito rivolto loro da Salvini.

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