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Un furgone bulgaro trasporta 12 uomini, tutti braccianti agricoli extracomunitari, in condizioni di assoluta insicurezza. E, così, i 12 “schiavi del pomodoro” perdono la vita in un devastante incidente stradale.” Lo ricorda una nota del gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso, che commenta gli ultimi tragici fatti che hanno insanguinato le strade pugliesi.

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Caporalato? Gli inquirenti stanno già facendo il loro lavoro – prosegue la nota dei consiglieri pugliesi, ma risulta difficile credere ad un’ipotesi diversa dalla schiavitù. Una pagina drammatica, raccontata tragicamente dalle immagini delle lamiere sulla strada statale 16 e noi esprimiamo tutto il cordoglio possibile per la scomparsa di questi lavoratori. Da politici, però, abbiamo l’obbligo di ricordare che non è da oggi che richiediamo, con numerosi appelli, un potenziamento delle forze dell’ordine nella nostra Puglia. Nella nostra regione l’agromafia è un fenomeno drammatico e lo Stato deve far sentire la sua presenza sul territorio. Anche i controlli dell’ispettorato del lavoro, non riescono a coprire tutte le zone interessate dal fenomeno per via della mancanza di ispettori e in alcuni casi certe zone sono totalmente escluse dalle azioni di verifica. C’è bisogno quindi di un’azione coordinata che preveda l’aumento del personale delle forze dell’ordine e degli ispettori del lavoro.

Bisogna sradicare con decisione i ghetti dove i braccianti vengono reclutati, monitorare quotidianamente le strade interessate dal transito dei mezzi di trasporto e intensificare le verifiche nelle aziende agricole. In questo, il governo nazionale e quello regionale possono fare molto: al Ministro Salvini chiediamo per questi territori una decretazione d’urgenza per potenziare gli organici delle forze di polizia, dotandole di mezzi idonei.

Al tempo stesso – conclude la nota del gruppo consiliare di Forza Italia –chiediamo al Presidente Emiliano di attivarsi immediatamente per siglare un protocollo d’intesa con l’Ispettorato del Lavoro per implementare l’organico degli ispettori. Non c’è bisogno di altre leggi, ma solo di più uomini che facciano rispettare quelle che esistono già”.

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