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Volti per esprimere rabbia o stupore, animali, bandiere: il 17 luglio si celebra la Giornata mondiale delle Emoji, le “faccine” che hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare.

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La ricorrenza è stata fissata nel 2014 da Jeremy Burge, fondatore di Emojipedia.org, con lo scopo di “promuovere l’uso delle emoji e diffondere il senso di gioia che portano con sé”.  E, proprio in concomitanza con la giornata che le celebra, Apple ha condiviso i dettagli delle 70 nuove “faccine” che arriveranno sui suoi dispositivi entro fine anno.

Emoji ed emoticon, la differenza

Prima dell’utilizzo delle emoji avevamo le emoticon: insiemi di caratteri e segni di punteggiatura che permettono di esprimere emozioni, come ad esempio :-), X-); 😉 e :O … Con l’evoluzione della messaggistica, si è resa necessaria anche un’evoluzione di questi simboli che diventano via via sempre più affascinanti, accattivanti, complesse e definite. Le emoji sono molto simili alle emoticon, anzi, partono proprio da quelle, ma hanno evidenti differenze evolutive: sono vere e proprie immagini grafiche che riproducono le principali espressioni del volto.

Una evoluzione si è avuta anche dal punto di vista del contesto d’uso. Sia le emoticon che successivamente le emoji servono a dotare i messaggi una componente emozionale. Prevalentemente utilizzate in contesti informali, sono diventate ormai presenti in vari contesti e vari ambiti, soprattutto nella messaggistica istantanea, nei post sui social network e via via anche in altri spazi.

Spesso assumono il carattere di una forma di comunicazione non verbale: oggi sembra quasi impossibile comunicare senza inserire una o più di queste icone. Non sono più dei semplici simboli.

Come è iniziato tutto

Il termine “emoji” deriva dal giapponese, e vuol dire letteralmente “pittrogramma”, ossia un disegno o un simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità e immediatezza. La prima ‘faccina’ è stata creata tra il 1998 e il 1999 da Shigetaka Kurita, un membro del team che si occupava della piattaforma web mobile i-mode della NTT DoCoMo Inzialmanete in uso solo tra gli utenti nipponici, le emoji si sono però ben presto diffuse anche in Occidente: inserite nel sistema di codifica Unicode, nel 2011 sono stati incorporati dalle Apple nel sistema operativo iOS e successivamente in altri sistemi operativi mobili, tra cui Android. Oggi non c’è tastiera di computer o cellulari di qualsiasi parte del mondo che ne sia sprovvista.

Rivoluzione digitale

Nate per esprimere sensazioni e stati d’animo, oggi le emoji traducono in simboli tutti i diversi aspetti della nostra quotidianità. Hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare a tal punto che il prestigioso Oxford Dictionary ha eletto nel 2015 la faccina che piange dal ridere ‘parola dell’anno’. Una scelta che non sorprende affatto: se inizialmente, infatti, le emoticon accompagnavano ed integravano il significato di frasi ed enunciati, oggi, in molti casi, finiscono per sostituirle completamente.

Gli aggiornamenti di Apple

Proprio in concomitanza con la quinta giornata mondiale delle emoji, Apple ha condiviso i dettagli delle nuove faccine che arriveranno sui dispositivi iOS entro la fine dell’anno, come integrazione dell’Unicode 11. Tra i 70 nuovi caratteri ci sarà spazio per persone calve o con i capelli rossi, faccine gelate o circondate di cuori. Saranno introdotti anche nuovi animali, come canguri, pavoni, pappagalli e aragoste. Senza ovviamente tralasciare il cibo, con l’arrivo di mango, lattuga e cupcake.

Il repertorio delle emoji è comunque in continua evoluzione dovutamente  sia dall’innovazione tecnologica che dalle esigenze sociali e culturali in continuo cambiamento. Attualmente il numero di emoji disponibili è impressionante.

Alcuni dati di utilizzo delle emoji

In base ai dati forniti da Facebook e Messenger, ci sono più di 2.800 emoji e quasi tutte (2.300) sono utilizzate quotidianamente su Facebook. Nello specifico, ogni giorno nei post di Facebook ne sono usate più di 700 milioni mentre sono oltre 900 milioni le faccine che vengono inviate ogni giorno senza testo su Messenger. Il giorno in cui vengono utilizzate più emoji è Capodanno.

Attualmente, nel 2024, secondo alcune statistiche, su Facebook si usano ogni giorno oltre 700 milioni emoji  nei post e su Messenger sono inviate ogni giorno oltre 900 milioni di emoji senza altro testo. Su Twitter (X) si scambiano ogni giorno circa 250 milioni di emoji, un ritmo di 3,2 miliardi l’anno, e su Whatsapp i numeri sono ancora più eclatanti.

Le emoji più utilizzate

Ecco alcune tra le emoji più utilizzate :

  • Faccina molto sorridente con lacrime di gioia. 😂 Questa emoji rappresenta un volto che ride fino alle lacrime o piange dalla felicità. È spesso utilizzata per esprimere risate o massimo divertimento.
  • Rotolare dal ridere. 🤣 Questa emoji rappresenta un viso che ride così tanto da rotolare dalle risate. È usata per esprimere una fase di divertimento ancora più intenso rispetto alla faccina con le lacrime di gioia.
  • Cuore rosso. ❤️ Questa emoji rappresenta un cuoricino classico di colore rosso (nella galleria delle emoji ci sono molti altri cuori di diversi colori o con piccoli dettagli tipo scintille o vibrazioni…). È usata per esprimere amore, affetto o comunque un atteggiamento positivo o di apprezzamento. Il cuore rosso rappresenta la più basilare e universale espressione d’amore e affetto nei messaggi digitali, un simbolo universale per esprimere sentimenti intensi. Si utilizza sia in relazioni d’amore, affetto, famiglia che di amicizia e rende affettuosa ogni comunicazione.
  • Faccina sorridente con occhi a cuore. 😍 mostra un viso sorridente con due cuoricini al posto degli occhi, usata per esprimere amore, ammirazione apprezzamento per qualcosa o qualcuno o per una situazione.
  • Faccina che manda un bacio). 😘 Questa emoji mostra un viso che manda un cuoricino dalla bocca, indicando appunto un bacio affettuoso. È usata per esprimere affetto o ringraziamento o un momento di dolcezza.
  • Faccina sorridente con cuori 🥰 Questa emoji mostra un volto che sorride circondato da piccoli cuori. È usata per esprimere amore, affetto, apprezzamento. Trasmette tenerezza, innamoramento.
  • OK e pollice in su. 👌 👍 Queste emoji mostrano una mano che forma un cerchio con pollice e indice, simbolo universale per indicare “OK”. e ancora più usata, la mano con il pollice in su. Sono usate per indicare accordo, approvazione, accettazione. Il pollice in su rappresenta proprio il “like”, usatissimo sui social network.
  • Faccina che piange. 😭 Questa emoji rappresenta un viso che piange a dirotto. È usata per esprimere profonda tristezza, dolore o disperazione. Ad indicare la tristezza ci sono poi molte altre faccine, con vari livelli di dispiacere, semplivcemente trista, con la bocca ricurva verso il basso, con occhi chiusi, con una lacrima, ecc…
  • Faccina sorridente.😊 Questa emoji rappresenta un viso sorridente con occhi che sorridono. È usata per esprimere felicità, soddisfazione o amicizia, ma anche approvazione, compiacenza.
  • Mani giunte. 🙏 Questa emoji mostra due mani unite. Può essere interpretata come un gesto di ringraziamento o per chiedere “per Favore”. Spesso usata anche per indicare preghiera oppure anche come “batti cinque”
  • Faccina con sorrisetto. 😏 Questa emoji rappresenta un viso con un sorrisetto obliquo.  È una emoji molto controversa e che potrebbe generare fraintendimenti. Usata per esternare ironia, sarcasmo, ma anche malizia e civetteria.
  • Persona con mano sulla faccia. 🤦 Questa emoji mostra una persona che si copre il viso con una mano. È usata per esprimere imbarazzo, delusione, disapprovazione, vergogna.

E ce ne sono poi moltissime altre…..Ogni emoji ha un significato che però può variare in base al contesto, alla cultura, ma anche in base alla zona geografica.  In linea generale il significato è piuttosto generale e universale e di facile comprensibilità e aggiungono sfumature di emozione ed esprimono meglio la personalità nel momento in cui si invia un messaggio digitale.

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