E’ stata presentata questa mattina alla stampa, nel Palazzo regionale Agricoltura, la 28esima edizione della ‘Sagra della Ciliegia Ferrovia’ che si terrà sabato 2 e domenica 3 giugno per le strade della città di Turi (Ba).
La ‘Sagra della Ciliegia Ferrovia’ è organizzata dall’associazione culturale ‘InPiazza’, in collaborazione con ‘Assessorato regionale Agricoltura e il Comune di Turi.
La Ciliegia ‘Ferrovia’ di Turi è stata premiata come ‘Ciliegia più buona d’Italia’ nel corso delle edizioni 2004, 2005, 2006, 2008, 2015 e 2016 del concorso “C.Locchi”, organizzato ogni anno ad Orvieto da Slow-Food, Regione Lazio e Università della Tuscia. Il nome di questa particolare varietà si ispira a una leggenda secondo la quale il primo albero nacque da un nòcciolo di ciliegie vicino a un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est. L’alberello, nato a pochi metri dai binari fu chiamato ‘Ferrovì’. Per alcuni anni l’albero fu curato dal casellante ferroviario dell’epoca Rocco Giorgio. Successivamente si è diffusa sul territorio del Sud-est barese fino ad arrivare a essere la principale cultivar di Turi, Casamassima e Conversano, paesi limitrofi che vantano una delle maggiori produzioni in Italia.
La“Ferrovia”
È la varietà di ciliegia più diffusa in Puglia. La buccia è di colore rosso vermiglio, la polpa è di colore rosa. Ha una forma a cuore e un peduncolo allungato. La consistenza della polpa è di tipo forte e croccante ed ha un sapore dolce e succoso.
Periodo di maturazione Ciliegia Ferrovia
Principali principi nutritivi Ciliegia Ferrovia
Le Ciliegie “Ferrovia”, depurative, disintossicanti, diuretiche e antireumatiche, sono ricche di proprietà benefiche per la nostra salute e la nostra bellezza.
Carboidrati g 16, Fibre g 2, Proteine g 1, Grassi g 0,2
La Storia della Ciliegia Ferrovia
Le prime notizie della Ciliegia Ferrovia si hanno nel 1935.
La leggenda narra che il primo albero nacque da un nòcciolo di ciliegie vicino a un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est.
L’alberello, nato a pochi metri dai binari fu chiamato “Ferrovì”. Per alcuni anni l’albero fu curato dal casellante ferroviario dell’epoca Rocco Giorgio. Successivamente si è diffusa sul territorio del sud-est barese fino ad arrivare a essere la principale cultivar di Turi, Casamassima e Conversano, paesi limitrofi che vantano una delle maggiori produzioni in Italia.
Oro rosso di Puglia
Oggi Turi ha una superficie coltivata a ciliegio di oltre 3.700 ettari, con una produzione annuale di 100.000 quintali, pari ad 1/6 della produzione nazionale.
L’edizione 2018
“Un evento dedicato all’oro rosso di Puglia – ha commentato l’assessore alle risorse agroalimentari della Regione puglia, Leonardo di Gioia -, ovvero alla nota ciliegia Ferrovia, tipica varietà del sud est barese. La Sagra è un appuntamento per festeggiare e celebrare, ma anche per raccontare un prodotto peculiare e straordinario dell’agroalimentare pugliese. Esiste un legame fortissimo tra eccellenze agricole e i territori di produzione: un binomio vincente per attuare strategie di valorizzazione e promozione utili ai nostri produttori e alle nostre comunità. Quest’anno abbiamo raggiunto una produzione qualitativa e quantitativa di ottimo livello, grazie anche un clima favorevole, circostanza positiva per i raccolti. Naturalmente permangono alcune criticità che stiamo fronteggiando: la questione dei prezzi, per esempio, è un tema sul quale la Regione deve fare un’attività di consolidamento e soprattutto di aggregazione dell’offerta, per fare in modo che ci sia potere contrattuale da parte dei nostri produttori. E questi ultimi, inoltre, devono imparare sempre più ad attivare il sistema assicurativo contro le calamità: strumento indispensabile per tutelarsi da eventi calamitosi legati ai cambiamenti climatici, oggi sempre più frequenti e dannosi per le produzioni. Ad ogni modo la Puglia si sta battendo in Conferenza Stato-Regioni perché le assicurazioni siano a prezzi accessibili, competitivi e non proibitivi. Abbiamo il dovere di tutelare e difendere un patrimonio produttivo che è elemento distintivo delle nostre terre e che necessita manutenzione, valore, collaborazione e, naturalmente, di impegno, anche politico”.
“L’organizzazione della quarta edizione consecutiva della Sagra rappresenta un grande sacrificio nonché un onore per la nostra associazione – ha commentanto il presidente dell’associazione culturale InPiazza, Livio Lerede, che ha presentato il programma della manifestazione –. In questi due giorni Turi si vestirà a festa per accogliere tantissimi turisti che verranno nella nostra città per gustare le ciliegie. Abbiamo coinvolto le associazioni di categoria, i produttori e i commercianti per promuovere al meglio il nostro prodotto d’eccellenza. Abbiamo lavorato in sinergia con l’Assessorato all’agricoltura, il Comune di Turi e le forze dell’ordine affinché la manifestazione si svolga al meglio. Non rimane altro che invitarvi sabato e domenica a vivere con noi questa esperienza tra gusto, cultura e arte, in cui la nostra associazione mette in campo tutte le sue forze”.
Elemento caratteristico della 28esima edizione della Sagra sarà la locomotiva ‘RossoFerrovia’, lunga circa sette metri e realizzata dall’artigiano turese Beppe Coppi in occasione della scorsa edizione. L’opera rappresenta l’antico mezzo di locomozione che, primo fra tutti, consentì agli agricoltori turesi di esportare la varietà regina del sud est barese.
L’evento colorerà le vie centrali della città, piazza Silvio Orlandi, via Sedile, via XX settembre, piazza Pertini, via Gramsci, via Antonio Orlandi, largo Pozzi, piazza San Giovanni e piazza Moro proprio nel periodo centrale della raccolta.
All’interno della manifestazione verrà seguito il percorso culturale ‘Sulle orme di S.Oronzo’, nell’anno del giubileo Oronziano, in onore del Santo Patrono di Turi, in collaborazione con l’associazione ‘I vecchi tempi’. Rinnovato l’appuntamento per i turisti con i tour nel centro storico, la visita delle Chiese barocche, del Palazzo Marchesale e della grotta di Sant’Oronzo.
Oltre alla locomotiva, questa edizione porrà al centro dell’attenzione spettacoli di danza aerea, la rassegna enogastronomica ‘Eccellenze di Puglia’, l’estemporanea di pittura ‘Rosso Ferrovia’, gli spettacoli musicali dei gruppi I Cipurridd, le Stelle di Hokuto, Conturband e Junior Band e lo spettacolo ‘Cazacu’s Fontane danzanti’, combinato tra i vari elementi della natura, acqua, fuoco e luce, che lascerà strabiliato chi vi assisterà.
Tradizione, qualità dei prodotti, musica e folklore, rinnovano quindi l’appuntamento con l’edizione 2018 della sagra, che punta a superare le eccezionali 100mila presenze dello scorso anno.
Oggi Turi ha una superficie coltivata a ciliegio di oltre 3.700 ettari, con una produzione annuale di 100.000 quintali, pari ad 1/6 della produzione nazionale.