“Non scherzate con i sacrifici che famiglie, imprese, lavoratori, cittadini hanno fatto in questi anni, insieme a noi, insieme a chi ha governato, per portare il paese fuori dalla crisi più dura del dopoguerra”: le parole del segretario reggente del Pd Maurizio Martina, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte, non lasciano dubbi sul ruolo che il Partito Democratico svolgerà nei prossimi mesi.
“Abbiamo confermato al presidente incaricato – ha esordito Martina, incontrando i giornalisti insieme ai capigruppo dei parlamentari Pd alla Camera e al Senato Graziano Delrio e Andrea Marcucci, e al presidente del Pd Matteo Orfini – le nostre valutazioni politiche di questi giorni e i nostri giudizi che sono negativi rispetto a quello che è accaduto fin qui e rispetto alle scelte e i contenuti del contratto firmato da Lega e 5 Stelle che abbiamo trovato. Esprimiamo un giudizio negativo sui due leader e non ci convincono le dichiarazioni generiche sul rapporto dell’Italia con l’Europa. Se si parte da quelle scelte non si può che trovare il Partito Democratico su un fronte alternativo”.
E ancora: “Il nostro giudizio è un giudizio di merito, per le scelte, le forzature, per i contenuti di carattere economico-sociale contenuti in quel contratto. Quel contratto ha in sé elementi di iniquità, pericolosità, propaganda che noi vogliamo contestare e contrastare. Siamo pronti da domani a lavorare in parlamento per una opposizione seria e per creare un’alternativa”. “Non fatela facile, non vendete promesse irrealizzabili, non fate scelte inique – ha concluso Martina rivolgendosi alle forze di maggioranza – Il Paese non si governa con le dirette Facebook, ma con la forza e il peso della responsabilità”.