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Lo scorso 26 maggio nella cornice del Convento dei Cappuccini di Grottaglie si è svolto l’evento conclusivo aperto alla cittadinanza del progetto riabilitativo “Paese che vai bontà che trovi” organizzato dalla Crap Epasss Grottaglie, una struttura sanitaria con funzioni terapeutico riabilitative.

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Lo rende noto la dottoressa Enza Serio, coordinatrice del progetto, che ne illustra finalità e svolgimento: “L’evento prende il nome dal progetto di cucina internazionale portato avanti durante l’ultimo anno i cui destinatari sono stati gli utenti che abitano la comunità e che vivono un disagio psichico. Le esperienze di cucina fanno parte della quotidianità e da sempre la cucina è uno spazio ricco di implicazioni emotivo/ affettive radicate nel vissuto di ciascun individuo e di relazioni interpersonali che innescano dinamiche psichiche importanti. Per fare in modo che queste attività diventino esperienze utili a promuovere l’autonomia personale, nella realizzazione del progetto, l’attenzione è stata posta in particolare all’individuazione di tutte le azioni utili al raggiungimento del risultato finale ed alla acquisizione e potenziamento delle procedure individuate al fine di generalizzarle nell’ambiente naturale. Scopo del progetto è stato lo scambio continuo di aiuto finalizzato a realizzare un prodotto frutto del lavoro di ciascuno e di tutti insieme. Attraverso le esperienze di cucina si cerca di rafforzare il senso di responsabilità e di condivisione, le abilità diverse e specifiche di ognuno, il rispetto dei tempi, di regole e delle consegne date.

Gli utenti della Crap Epasss sono stati i protagonisti della serata di sabato allestendo e curando la preparazione di un percorso degustato itinerente in stand organizzato a base di piatti tipici internazionali e nello specifico Marocco, India, Grecia, Pakistan, Svizzera. Gli utenti sono stati affiancati dai laboriosi operatori della Crap e da ospiti di internazionalita diverse che ogni settimana sono stati ospitati presso la Crap ed insieme agli utenti hanno studiato e realizzato varie ricette per uno scambio umano e di saperi culinari. Sono stati presenti per ogni stand gli ospiti dello SPRAR coop. L’Ala di Villa Castelli, ristoratori locali (ristorante Albagia Taranto), collaboratori della rete territoriale avviata durante il progetto. Scopo del progetto è stato la promozione della cultura dell’integrazione e di buone prassi riabilitative attraverso percorsi culturali accomunati dal cibo in questo caso a livello internazionale utilizzando il cibo come denominatore comune che azzera le diversità. È stato favorito inoltre l’utilizzo di prodotti biologici del territorio locale attraverso campagne di promozione del km 0 grazie alla presenza sul territorio grottagliese di realtà commerciali che si sono dimostrate interessate e sensibili al progetto. I piatti sono infatti stati preparati con prodotti forniti dai nostri sponsor ed il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Centro di Salute Mentale di Grottaglie ed ha vantato il prestigioso patrocinio di Slow food Grottaglie Vigne e Ceramiche,che ha riconosciuto la valenza della tematica in termini di impatto sociale,rappresentato durante la serata da Enzo Cavallo.
Centinaia di visitatori hanno potuto degustare le pietanze preparate e servite dagli utenti della Crap ed inoltre è stato presentato il ricettario a cura degli utenti ed operatori della Crap che raccoglie le numerose ricette elaborate durante il progetto e che racconta una storia di integrazione con la diversità e di accoglienza della diversità attraverso l’esperienza culinaria.

Le degustazioni hanno previsto un ticket d’ingresso con contributo volontario il cui ricavato, gli utenti della Crap, hanno deciso di devolverlo in beneficenza al Movimento Shalom Taranto che si occupa di progetti internazionali

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