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Si terrà oggi pomeriggio, in aula consiliare, un incontro tra l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Ciro D’Alò e i genitori dei bambini utenti della struttura educativa Il Giardino delle Meraviglie destinata ai bambini tra i 3 mesi e i 3 anni (circa).

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Il nido d’infanzia in questione è quello sito in via della Costituzione, a ridosso della cosiddetta zona 167 di Grottaglie. Si tratta del “nuovo” asilo nido aperto dall’Amministrazione Alabrese nel settembre del 2015 attraverso le risorse del Piano d’Ambito Territoriale n.6 e di cui la Giunta D’Alò ha dato continuità fino ad oggi.

Stante le disponibilità economiche in essere, considerato che il servizio nacque sulla scorta di fondi non comunali ma derivanti dal Piano di Intervento Servizi di cura per Infanzia e dal Piano di Azione e Coesione, la struttura potrebbe chiudere i battenti il 30 giugno prossimo. Sul rischio concreto l’Amministrazione D’Alò sta lavorando per trovare una soluzione che possa salvaguardare quello che viene definito come servizio di primaria importanza per la collettività.

Asilo nido aperto dalle 4 di mattina

Ebbene ricordare che l’Asilo Nido d’Ambito si aggiunse a quello già esistente ubicato presso il campus Savarra e mirava a offrire un servizio innovativo soprattutto nella flessibilità di accesso secondo diverse fasce orarie. Per venire incontro infatti ai tanti braccianti agricoli, che sopratutto nei periodi primaverili – estivi sono costretti a levatacce nel cuore della notte, l’Asilo dava l’opportunità di accogliere i bimbi già dalle 4 di mattina e fino alle 16 di pomeriggio.  Un nuovo servizio destinato a circa 20/25 bambini che programmò nella sua fase iniziale anche un centro ludico.

Il progetto educativo Agrinido

La cooperativa che si aggiudicò la gestione puntò molto sul progetto educativo dell’agrinido, scegliendo quindi un metodo alternativo di formazione rispetto ai nidi tradizioni, offrendo ai bambini una esperienza educativa di contatto diretto. Attività sensoriali, esperenziali, tattili, con la natura anche all’aria aperta, si affiancarono ai metodi tradizionali, già collaudati.

I bambini destinatari ognuno di piccola porzione di terreno hanno potuto coltivare un proprio orto. Hanno immerso i piedi nudi nella terra, tra le foglie, vivendo sensazioni che possono sembrare a prima vista banali ma che invece hanno permesso di vivere emozioni nuove, attraverso un percorso di educazione per l’infanzia a contatto diretto con la natura.

Il successo fu immediato. Tanto che lo scorso anno le richieste di accesso alla struttura furono di gran lunga superiore all’offerta e moltissime famiglie dovettero rinunciarvi.

La situazione attuale

Il rischio di una chiusura già a giugno è una situazione sulla quale, come evidenziato, il Sindaco D’Alò sta lavorando e di cui darà informazione proprio nel pomeriggio odierno. Per scongiurare l’interruzione del servizio occorre chiaramente reperire le risorse finanziarie in modo diverso. Magari con una compartecipazione diversa da parte dei genitori e o attraverso i Buoni Regionali di Conciliazione. Una chiusura immediata lascerebbe scoperto il mese di luglio, non darebbe garanzie sula riapertura a settembre e lascerebbe a casa dodici unità tra educatori e personale interno costretti a trovare una nuova sistemazione.

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