Nei giorni scorsi, il personale del Commissariato di Grottaglie ha arrestato per il reato di maltrattamenti e di estorsione un giovane grottagliese in danno del proprio padre.
Giunto sul posto, il personale della Volante, allertato dalle urla provenienti dall’immobile segnalato, si è accorto che la porta di ingresso dell’appartamento attiguo a quello di proprietà della famiglia era spalancata e all’interno era in corso un’animata discussione tra l’arrestato e suo padre.
Il particolare che ha colpito il personale intervenuto, è che il salotto dell’appartamento della famiglia era stato messo a soqquadro: un tavolino rovesciato per terra, con oggetti e suppellettili vari sparsi sul pavimento. Inoltre, anche nel locale cucina vario vasellame era in frantumi, con una sedia danneggiata.
Proprio in cucina era iniziata poco prima la discussione. Di fronte al rifiuto all’ennesima richiesta di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti, il giovane si è alterato, ha cominciato a distruggere quello che trovava, arrivando a sferrare un colpo all’addome del genitore con un tavolo in legno tipo cassapanca.
Il giovane, approfittando della porta di ingresso aperta dell’abitazione accanto, ha trovato rifugio proprio nell’appartamento dove è stato trovato dalla Volante.
Sentite le persone interessate, è emerso che il giovane da tempo è schiavo della tossicodipendenza e che, al fine di reperire somme di denaro per l’acquisto della droga, commette atti di violenza nei confronti dei propri familiari. Si tratta di aggressioni verbali e fisiche, finanche con cocci di bottiglia, sostanziandosi nel compimento di atti vessatori prodotti in un arco limitato ma ripetuti nel corso degli anni.
Questi i motivi alla base del provvedimento di arresto per maltrattamenti ed estorsione con accompagnamento presso la Casa Circondariale di Taranto. La misura è stata confermata dall’A.G. competente in sede di convalida.