«Molti non ricordano oppure fanno finta di non rammentare che per grazia di un’industria, ex Alenia, attuale Leonardo, abbiamo la 5^ pista d’Italia e con tutta l’area aeroportuale.» Lo dichiara Alfredo Luigi Conti, presidente del movimento “Taranto, diritto di volare!”
«Tutti vogliamo da subito che l’aeroporto di Taranto Grottaglie sia al servizio della comunità jonica – prosegue Conti. Noi del movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE, da qualche tempo reclamiamo un ammodernamento del Terminal Passeggeri e di migliorare la qualità’ della viabilità, elementi indispensabili per essere idonei come aeroporto civile commerciale.
Dal 2003, anno di concessione dei 4 aeroporti pugliesi (Foggia, Bari, Grottaglie e Brindisi) fino ad oggi, nessuno a mai avuto la seria volontà di far decollare l’aeroporto per ciò che è adesso, d’interesse nazionale decretato a gennaio 2016. La politica del movimento è sempre la stessa, chiediamo in primis che si attivino i voli commerciali come vorremmo che sia seriamente considerata la terza funzione, cioè, quel cargo che finora (proposta) ma mai attuata. Vorrei vedere nelle aeree industriali limitrofe all’aeroporto, tante aziende con dei grandi capannoni che trattato le merci, la parte sperimentale e i test bed, invece sole chiacchiere, tante fandonie, dove addirittura sono insediate all’interno dell’aeroporto aziende che non dovrebbero essere all’interno ma, come dicevo prima, nella zona industriale. Mi auguro che i 12 milioni, già stanziati per la viabilità, progetto per il collegamento S.S.7 con aeroporto di Grottaglie, dove è prevista la realizzazione ammodernamento e manutenzione rete viaria, come previsto dalla conferenza dei servizi decisoria del 09.12.2015. Noi del movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE, ci auguriamo che le varianti fatte al progetto in precedenza previsto dalla conferenza di servizio del 2015, possano comunque soddisfare ciò che è previsto, il raggiungimento dell’ingresso all’aeroporto, che sia congruo con le ipotesi di sviluppo dello scalo aeroportuale di Grottaglie.
Inoltre – aggiunge ancora Conti, vorrei ricordare che oltre allo spettante servizio di aeromobili previsto dall’Europa e dalla nostra stessa Costituzione, per far decollare un aeroporto per scopi turistici, bisogna prima possedere i sistemi di funzionamento per accattivare il turista, ovviamente, grazie ai tour operator, costoro se non vedono le strutture indispensabili, non potranno mai presentare un prodotto accattivante, come accade a Bari, Lecce e il Gargano. Noi, critichiamo queste realtà ma siamo noi i primi che dobbiamo auto criticarci. Loro sono riusciti ad ottenere grazie alle loro capacità imprenditoriali e politiche a raggiungere traguardi, noi ci troviamo 20 anni indietro nei loro confronti. Essi, sono da esempio come in altre realtà turistiche, come Gallipoli, Siracusa (molto simile a Taranto) etc etc. Noi, oggi, cosa possiamo presentare ai turisti??? L’isola di Taranto antica per il sottoscritto, vecchia per molti altri, non ha nessuna attrattività concreta, a parte gli ipogei ma il resto, è decadenza. Non basta il castello e il museo MarTa, bisogna creare le attrazioni e la mentalità dell’accoglienza. Vogliamo parlare dell’incrociatore V. Veneto, abbandonato in mar Piccolo a fare le cozze, potrebbe essere messo in condizioni di poter essere un albergo galleggiante, attraccato all’ex banchina Torpediniera, come succede in America (Baltimora) che hanno sfruttato navi militari di una certa stazza per renderli alberghi, ristoranti, musei visitabili, etc etc., non dimenticando che il Governo ha portato via la parte nobile delle attività di manutenzioni navi come l’arsenale e l’indotto di posti di lavoro che generava, lasciando la miseria dei rottami. Il Mar Piccolo sarebbe potuto essere la più grande piscina al mondo, dove la biodiversità molluschi, allevamenti in genere, potevano diventare un grandissimo habitat naturale per i delfini.
Per fortuna abbiamo il mare che è spettacolare sulla litoranea jonica-salentina, oltre la litoranea Lido Azzurro-costa jonica, dove nelle realtà di Castellaneta, Ginosa e oltre (Metapontino), ci sono diversi complessi turistici da far invidia alle blasonate mete turistiche di altre realtà italiane. Queste realtà, sono servite malissimo, perché non c’è attualmente un sistema aeroportuale a loro servizio, avendo l’aeroporto a pochi chilometri. Ecco qui, che si dovrebbe pensare a organizzare tramite i tour operator, tra aprile e ottobre, un servizio charter che possa far atterrare e decollare dall’aeroporto di Taranto – Grottaglie. Crediamo noi del movimento TARANTO, DIRITTO DI VOLARE che niente esclude nulla. I volani economici, possono essere sviluppati in più modi, perché abbiamo due grandissime infrastrutture, PORTO ED AEROPORTO.
Chiediamo ai nostri rappresentanti politici e gli imprenditori – conclude Conti, di iniziare un percorso alternativo alla grande industria dell’acciaio che in questo periodo è solo uno stipendificio fallimentare ma di mirare con strategia ad altri settori produttivi.»