«Con il voto contrario delle opposizioni il Consiglio Comunale di Grottaglie ha approvato il bilancio di previsione 2018. E’ il fondamentale documento contabile, ma il più importante atto politico di una amministrazione, dal quale emerge un “bilancio” politico della coalizione guidata dal sindaco D’Alò al secondo anno del suo mandato.» Lo ricordano in una nota Francesco Donatelli, Massimo Serio, Aurelio Marangella, del gruppo consiliare
“Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista – Liberi E Uguali”.
«Un bilancio – rimarcano i tre consiglieri – che continua a presentarsi stabile a dimostrazione della solidità dei conti ereditati dalla precedente giunta Alabrese. A ciò va aggiunta la novità, frutto delle richieste dell’ANCI, di poter disporre di maggiori spazi finanziari, con una flessibilità dei conti pubblici precedentemente bloccati da un asfissiante patto di stabilità, che consentono ora la realizzazione di opere pubbliche. Tuttavia ci sono alcune importanti novità che meritano di essere meglio evidenziati.
La prima è sicuramente la presa d’atto che non si può fare affidamento ad una importante entrata finanziaria come quella delle royalties non versate dal gestore della discarica per ricompensare con un giusto ristoro il danno ambientale arrecato al nostro territorio. E’ doveroso per l’Ente continuare a richiedere con forza quanto dovuto alle casse comunali con il ricorso al contenzioso legale avverso il gestore della discarica. Di conseguenza l’impostazione del bilancio tiene conto di questa novità.
Come bisogna tener conto anche di un’altra importante voce legata alla gestione della Casa di Riposo per Anziani per la quale la precedente amministrazione ha provveduto a trasformarla in Residenza Socio Sanitaria Assistenziale, RSSA, per equilibrarne la portata.
Ma questo non può essere un alibi per mettere le mani nelle tasche dei cittadini come sta purtroppo accadendo con l’aumento del 10% delle tariffe per il servizio di refezione scolastica e con l’aumento del 10% dei servizi in favore degli anziani della Casa di Riposo. A questi aumenti se ne aggiungeranno altri legati alla TARI anche in previsione del bando per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani e differenziati.
Secondo noi – affermano Donatelli, Serio e Marangella – non era inevitabile aumentare le tasse ai cittadini anche perché ci sono alternative che consentono di reperire le risorse necessarie come abbiamo suggerito anche durante il dibattito in consiglio comunale.
Una è quella già sperimentata nel passato e ripresa dall’attuale amministrazione e cioè una serrata lotta all’evasione fiscale.
Oltre a questo c’è la concreta possibilità di recuperare significative risorse se ci si impegna a completare la procedura di accatastamento di tutti gli alloggi ex IACP ora ARCA JONICA che consentirebbe una entrata nelle casse comunali di circa 600.000,00 €.
E ancora, verificare l’effettivo pagamento delle spese per energia elettrica, riscaldamento, acqua e canone fogna degli utenti che usufruiscono dei locali e dell’uso degli edifici comunali quali le strutture sportive e i mercati coperti.
Infine intensificare il controllo sul territorio per verificare l’occupazione di spazi pubblici in parte abusiva da parte di esercizi commerciali e il parcheggio selvaggio in numerose vie del centro abitato.
Oltre a questi provvedimenti c’è la necessità di evitare spese inutili e improduttive se non dannose (come il recesso dell’appalto dei lavori in Piazza Ciro Cafforio che è costato oltre 10.000,00 €.) o con maggiore razionalità come il fantomatico Piano Urbano del Traffico al quale sono state destinate circa 50.000,00 €. attraverso una convenzione con il Politecnico di Bari talmente fantasiosa da essere modificata ben quattro volte.
Tutto questo – concludono i consiglieri di “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista – Liberi E Uguali” – in assenza di una vera visione di progetto di sviluppo della città a cominciare dalla pianificazione urbanistica che consenta un più razionale e ridotto consumo del suolo nel rispetto dell’ambiente, nel favorire la ristrutturazione e la realizzazione di case che premiano le pratiche dell’abitare sostenibile come il Protocollo ITACA, nel recupero di alloggi comunali da destinare ai cittadini più bisognosi, una vera lotta alla povertà che guarda alle fasce sempre più ampie di popolazione, una concreta politica a favore dei giovani, ecc.»