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«A partire dallo scorso 15 gennaio, i giovani aspiranti imprenditori del Sud, possono realizzare il loro progetto, grazie ad una dotazione finanziaria di 1.250milioni di euro, messi a disposizione dal Governo e gestiti da Invitalia, attraverso il provvedimento “Resto al Sud”, promosso dal ministro per la Coesione territoriale e per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.» Lo ricorda l’l’on. Ludovico Vico, è impegnato ad incontrare i giovani ionici per illustrare loro i provvedimenti “Resto al Sud” e “Banca nazionale delle terre agricole e delle terre incolte”, in occasione di eventi organizzati dai circoli provinciali del PD.

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«Incentivi a sostegno della nascita di nuove attività imprenditoriali da parte dei giovani under 36 residenti nelle 8 regioni del Mezzogiorno, concessi dalla misura “Resto al Sud” – spiega il parlamentare Dem, alla quale si affianca quella della “Banca nazionale delle terre agricole”. Il provvedimento “Resto al Sud”, si rivolge ai giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che non abbiano un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive, che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni.

Possono presentare la domanda singoli giovani o gruppi di giovani che, successivamente alla data del 21 giugno 2017, si sono costituiti o si costituiranno rispettivamente in ditte individuali o società, anche cooperative. È possibile avviare attività imprenditoriali in tutti i settori, ad eccezione delle libere professioni e del commercio. Il finanziamento massimo è di 50mila euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200mila euro nel caso di più richiedenti, già costituiti in società o prossimi alla costituzione. I finanziamenti potranno servire per intervenire sui beni immobili, per l’acquisto di macchinari e attrezzature oppure di programmi e servizi informatici, per coprire le spese di avvio delle attività, ma non la progettazione, le consulenze o il costo del personale. Consulenza e assistenza sono offerte gratuitamente da enti accreditati presso Invitalia. Le agevolazioni sono erogate in regime di de minimis e coprono il 100% delle spese. Consistono in un contributo a fondo perduto pari al 35% del programma di spesa e in un finanziamento bancario per il restante 65% concesso da un istituto di credito che aderisce alla convenzione tra Invitalia e Abi. Il finanziamento bancario è garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi e dovrà essere restituito in 8 anni, di cui due in preammortamento. È previsto, inoltre, un contributo che coprirà gli interessi. Tutte le informazioni in merito alla presentazione della domanda sono disponibili sul sito di Invitalia. Non ci sono scadenze né graduatorie. Le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi. L’esito della valutazione viene comunicato entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

Grazie al provvedimento “Giovani in agricoltura con la Banca delle terre e delle terre incolte”, invece, sono 311 in provincia di Taranto, gli ettari messi a disposizione dalla Banca nazionale delle terre agricole, di cui 257 gli ettari già in vendita. I terreni in vendita tramite lo sportello dell’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare), sono allocati a Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Laterza, Manduria e Palagianello.

La Banca nazionale delle terre agricole è stata istituita con la finalità di costituire un inventario completo della domanda e dell’offerta dei terreni agricoli italiani che diventano disponibili a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti. Un’estensione nazionale totale di 23.073 ettari per 789 potenziali aziende. Fino alle 23:59 del 3 febbraio prossimo, sarà possibile presentare manifestazione di interesse per i primi 8.116 ettari, messi a disposizione su base nazionale, di cui 1200 gli ettari in Puglia. Mancano, quindi, meno di 10 giorni alla scadenza dei termini per presentare manifestazione di interesse all’acquisto dei primi 5 terreni (per un totale di 257 ettari) messi in vendita dalla Banca nazionale delle terre agricole in provincia di Taranto.

Un’occasione da non perdere – rimarca l’On. Vico, considerato che si tratta di aziende “chiavi in mano”, con una disponibilità immediata dei terreni per chi li acquista. Tutte le informazioni per attingere a questa possibilità, si trovano sul sito www.ismea.it, un portale che ha l’obiettivo di raccogliere, organizzare e pubblicizzare le informazioni necessarie sui terreni, le loro caratteristiche naturali, quelle strutturali e infrastrutturali, le condizioni di cessione e di acquisto. Gli utenti possono consultare la Banca anche per la grandezza dei terreni disponibili, potendo così fare ricerche più mirate alle esigenze produttive.

La procedura – conclude l’On. Vico – prevede un percorso semplice: fino al 3 febbraio si potranno effettuare manifestazioni d’interesse per uno o più lotti sul sito della Banca della Terra; da febbraio inizierà la procedura competitiva a evidenza pubblica tra coloro che hanno manifestato interesse. Prevista la possibilità di mutui a condizioni più favorevoli da parte di ISMEA se la richiesta è fatta da giovani di età inferiore ai 40 anni.

Questa è solo la prima “trance” di terre agricole incolte messe in vendita dalla Banca, che provvederà ad emanare nuovi bandi di gara».

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