Le dichiarazioni e le comunicazioni ai fini IVA, l’esenzione IMU per i terreni, la questione delle soccide, il contenzioso dei dipendenti Federconsorzi e i censimenti permanenti ISTAT con il coinvolgimento dei professionisti iscritti agli albi. Sono questi alcuni temi proposti dal Movimento 5 Stelle con gli emendamenti alla Legge di Stabilità che verranno vagliati dalla Commissione Bilancio di Montecitorio.
“Innanzitutto l’esonero dall’invio delle dichiarazioni ai fini IVA per tutti gli agricoltori al di sotto dei 7.000 euro di reddito, a prescindere dalla loro ubicazione nelle zone montane, nonché il riportare alla precedente cadenza annuale l’obbligo di trasmissione dei dati ai fini IVA per le aziende agricole – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Partiamo da qui per agevolare le imprese agricole che preferirebbero concentrarsi sul lavoro in campo piuttosto che sulle scartoffie. Inoltre, abbiamo presentato un emendamento per introdurre l’esenzione IMU per i terreni agricoli concessi in affitto o comodato a CD (Coltivatori Diretti) e IAP (Imprenditori Agricoli Professionali) per i cinque anni di copertura del premio PAC (Politica Agricola Comune). Mentre chiedo di intervenire sulla soccida al fine di correggerne gli aspetti critici sia per quanto concerne il fisco sia per la libera concorrenza”.
La soccida, infatti, è una forma surrettizia di contratto associativo che introduce vincoli incompatibili con il libero mercato dal chiaro effetto anticoncorrenziale (accordi esclusivi, assoggettamenti e abusi di dipendenza economica, barriere all’entrata, limitazione e controllo produzione, controllo degli investimenti, ripartizione del mercato, discriminazione prezzi a valle, effetti restrittivi sull’ ambiente) e, di fatto, maschera rapporti di lavoro subordinato con rapporti associati, favorendo altresì comportamenti elusivi, abusivi del diritto e volti esclusivamente a realizzare vantaggi fiscali, con aggravi per il fondo sanitario nazionale. Sul tavolo, poi, anche l’annosa questione Federconsorzi, quello che è stato definito il “più grande scandalo europeo.
È noto il contenzioso che dura oramai da anni tra Federconsorzi e lo Stato per la questione dei crediti spettanti alla federazione come compenso per aver gestito, per conto appunto dello Stato, gli ammassi obbligatori dei prodotti agricoli – spiega L’Abbate – Con questa modifica si vuole chiudere il contenzioso chiedendo che lo Stato risarcisca gli ex dipendenti estinguendo così ogni altro debito in essere verso Federconsorzi”.
Infine, come richiesto dagli agrotecnici, è stato richiesto di provvedere ai censimenti permanenti che l’ISTAT dovrà realizzare anche tramite il prioritario utilizzo, con convenzioni, dei liberi professionisti iscritti in albi e la cui attività contempla specificatamente la rilevazione dei dati censuari.