«La Politica e la Partitica sono adesso impegnate a dimostrare se stesse, in occasione delle prossime incombenti elezioni Parlamentari del 2018.» Lo afferma una nota del movimento politico culturale “Libera…Mente” di Grottaglie a firma del portavoce Giuseppe Quaranta.
«Il pericolo – prosegue la nota – è che ognuna di esse prosegua per conto suo, a ranghi sparsi, lungo diritture o percorsi divisivi e divergenti. Lo scostamento fra le due, talvolta perfino il conflitto, si ritrova nelle distinte idee di società reale. La Politica, nelle convinzioni degli elettori, deve nascere dalle istanze popolari e deve risolvere le questioni della vita comune e attuale. La Partitica, nelle intenzioni degli ideologi, degli eletti e dei nominati, risulta invece propendere piuttosto per il mantenimento tattico delle posizioni, comunque conquistate, e per la regolazione opportunistica del potere istituzionale.
Così l’Italia è diventata tripolare: c’è chi vota con residua speranza; c’è chi vota con rabbia e mal di pancia; c’è chi non vota affatto. La Politica degli elettori, poi, soffre anche di uno spaventoso e stratificato ritardo culturale, dovuto alla informazione mediatica difficile da capire; alla comunicazione confondente dei protagonisti in campo; alla indotta pigrizia di ciascuno di noi, quando smettiamo di ascoltare la nostra coscienza civica e ci abbandoniamo a un comodo qualunquismo, fatto di slogan pregiudiziali e di sentito dire non verificato. In tutto questo, la Partitica si è immiserita, in crescendo esponenziale. Gli iscritti si contano con numeri da piccolo condominio, eppure esprimonogiudizi e risoluzioni tonanti, supponenti e totalitarie,riunendosi in assemblee e direttivi appena appena partecipati. Da siffatto circolo vizioso potremmo non uscirne a breve, se non ne interrompiamo subito la continuità negativa, in cui ci siamo imprigionati.
E allora! Occorre dare alla Politica e alla Partitica una nuova, quantunque antica, prospettiva di valori e di contenuti. Bisogna così costruire, a complemento dei diritti civili già ottenuti e da ottenere ancora, la primavera dei diritti sociali: il diritto al lavoro, il diritto alla salute, il diritto alla casa, il diritto alla cultura.Il diritto civile è la scelta individuale di esercitare o non esercitare una libertà, cui deve corrispondere il dovere garantista dello Stato democratico;mentre, il diritto sociale è la giusta pretesa di avere una opportunità di crescita e benessere, che lo Stato ha il dovere di offrire indistintamente ed economicamente a tutti i suoi cittadini. Ebbene, è su questo che dobbiamo incontrarci tutti, lungo la strada assai impegnativa del futuro. Il primato e la guida toccano sempre alla Politica. Cioè all’azione del privato e del pubblico, in un sistema di forte sussidiarietà, andando dai governi locali al governo centrale, dall’ambito territoriale all’ambiente globale, dal piccolo al grande, ma soprattutto dal debole al forte, con quel profondo altruismo e quella determinante solidarietà, che possiamo leggere tanto in termini scientifici di evoluzione antropologica quanto in termini morali e confessionali.
La Partitica – conclude la nota di “Libera…Mente” – sappia adeguarsi per bene al ritorno della bella stagione e sappia esserne ottima promotrice, altrimenti rischierà di non cogliere i segni del tempo. L’auspicio del Movimento Civico “Libera…Mente” è quello di stimolare un dibattito programmatico tra i soggetti della politica cittadina, prima di arrivare a proposte elettorali dell’ultimo minuto e povere di strategia.»