foto di repertorio
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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellaneta hanno arrestato, in flagranza dei reati di concorso in tentato omicidio, rapina aggravata, sequestro di persona, detenzione e porto abusivo di armi, un 63enne Tarapregiudicato.

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Nella tarda serata di ieri, sull’utenza d’emergenza 112 dell’Arma, giungeva la richiesta d’intervento per una rapina in corso presso un’azienda agricola in agro di Castellaneta. In particolare, la figlia del titolare, che era riuscita a rifugiarsi in bagno, riferiva all’operatore di turno che, mentre si trovava in casa unitamente ai propri famigliari, cinque malfattori, travisati da passamontagna ed armati di fucili e pistole, si erano introdotti all’interno dell’abitazione adiacente all’azienda agricola di famiglia e, sotto la minaccia delle armi, avevano immobilizzato sua madre, suo fratello e la fidanzata di quest’ultimo.

Immediatamente veniva inviata sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, che sorprendeva i rapinatori mentre si trovavano ancora sul posto. In particolare, i militari vedevano attraverso al finestra, uno dei malviventi ancora in casa, intento a minacciare gli occupanti con un fucile. Il rapinatore, alla vista dei Carabinieri, uscendo da una porta secondaria, si dava a precipitosa fuga a piedi per le campagne circostanti, venendo subito seguito da un complice, che nel frattempo fuoriusciva da dietro un furgone ove si era nascosto. Uno dei militari, prontamente si poneva all’inseguimento dei due soggetti intimando loro l’alt, ma per tutta risposta, un malvivente si voltava e sparava un colpo di fucile all’indirizzo del Carabiniere che fortunatamente non veniva colpito e rispondeva al fuoco con la mitraglietta in dotazione. A seguito del conflitto a fuoco, uno dei due rapinatori cadeva nel terreno incolto e, rialzatosi subito dopo, continuava la corsa unitamente al complice che, nella concitazione, perdeva il proprio fucile.

Nel frattempo, l’altro militare, rimasto nei pressi dell’abitazione per soccorrere le vittime e per individuare gli altri rapinatori, notava che dagli uffici adiacenti all’abitazione, altri due rapinatori, armati di pistola si allontanavano repentinamente e, dopo aver scavalcato la recinzione, si dileguavano facendo perdere le proprie tracce, verosimilmente insieme ad un quinto complice. Poiché uno dei due gli puntava la pistola contro, anche il secondo militare faceva fuoco, ma i soggetti riuscivano comunque a dileguarsi.

A seguito del grave fatto, veniva posta in essere una serrata battuta per il rintraccio dei malfattori che consentiva, in breve tempo, di individuare, all’interno di un terreno, a circa duecento metri dall’abitazione teatro della rapina, il 63enne che, disteso al suolo, presentava una ferita da arma da fuoco al gluteo. L’uomo, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso della somma in contanti appena rapinata nell’azienda agricola, ammontante ad €.29.100,00 (ventinovemilacento).

L’uomo, prontamente soccorso dai militari e da personale del 118, nel frattempo sopraggiunto sul posto, veniva trasportato presso l’ospedale di Castellaneta

Nel corso delle operazioni, venivano rinvenuti e sequestrati inoltre un fucile cal.12, abbandonato dagli autori, ancora carico con all’interno tre cartucce dello stesso calibro, radio trasmittenti, passamontagna, attrezzi da scasso ed un’autovettura VW Golf in uso al 63enne, localizzata in provincia di Bari.

L’arrestato, su disposizione dell’A.G., attualmente è piantonato presso l’ospedale di Castellaneta.

Sono in corso indagini tese all’identificazione degli altri 4 autori della rapina a cura della Compagnia Carabinieri di Castellaneta che, ricevuti rinforzi dal Comando Provinciale di Taranto, ha effettuato per l’intera nottata rastrellamenti e controlli nell’agro di Castellaneta e posti di blocco in tutto il versante orientale della provincia.

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