“Una corretta alimentazione è fondamentale per determinare lo stato sociale di una comunità. L’educazione alimentare è molto probabilmente lo strumento ideale per ottenere comportamenti alimentari corretti. E ormai accertato scientificamente che il momento della refezione scolastica diviene fondamentale. Un concetto assolutamente da sposare per ogni Amministrazione Comunale. Ogni Ente deve essere vicino a quella fascia d’età prescolare e scolare costituita da soggetti potenzialmente più vulnerabili. La corretta alimentazione a scuola è divenuta oggi un’elemento fondante nella nostra società e privarsene, anche solo per un periodo limitato, può provocare serie ripercussioni. Questa premessa è necessaria per evidenziare quale gravità porta la mancata attivazione del servizio di refezione scolastica”, è quanto si legge in un comunicato stampa diffuso da Maurizio Stefani, già vicesindaco nella Giunta Alabrese.
“Le scuole sono iniziate e il servizio mensa non solo non è presente ma non si conosce la data della sua attivazione. Genitori e famiglie lasciate nel limbo più totale. Sono in difficoltà perché non possono permettersi soluzioni alternative per coprire questo servizio, ne tantomeno ricercare forme alternative di affidamento per i loro figli.
Attraverso un comunicato stampa i cittadini sono stati informati di tale disservizio, adducendo come motivazione la mancata chiusura della gara d’appalto che determinerà il soggetto esterno che si occuperà del servizio. Eppure Amministrazione del cambiamento, in carica da oltre un anno e mezzo, non è stata capace di svolgerà la gara nei tempi idonei ad attivare il servizio di mensa contestualmente all’inizio della scuola”, continua la nota di Stefani.
“Eppure questa è l’Amministrazione che dai banchi dell’opposizione, quando il Sindaco attuale era consigliere comunale di opposizione, fermo e convinto delle sue azioni si promulgò con una interrogazione al Sindaco proprio su una vicenda identica. Sud in Movimento, allora partito di minoranza, oggi gruppo consiliare di maggioranza, imbastì una cospicua campagna stampa sui media per denunciare quel disservizio, che definirono: indispensabile, che deve essere operativo immediatamente“, conclude l’ex vicesindaco – “Evidentemente per il Sindaco D’Alò l’indispensabile diventa opinabile. Oppure avrà cambiato semplicemente idea”.