«Sottoscrivo, con piena condivisione, le parole della lettera del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci al ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, in merito alla nuova Aia proposta da Am Investco Italy per lo stabilimento Ilva di Taranto.» E’ quanto dichiara l’Onorevole Michele Pelillo, capogruppo Pd della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati.
«Sono insoddisfatto della proposta di ArcelorMittal e Marcegaglia – rimarca il parlamentare ionico, che allunga ulteriormente i tempi dell’applicazione del piano ambientale e non fornisce garanzie esaustive in termini di innovazione tecnologica, monitoraggio e risposta al rischio sanitario, attenzione, in una prospettiva futura, agli aspetti occupazionali e industriali dello stabilimento siderurgico; temi su cui – come rimarcato dal sindaco – si potrebbe avviare un confronto giuridico a livello europeo.
Chiedo al Governo, in questa delicata fase di cessione ai privati dell’Ilva, un segnale forte nei confronti della città di Taranto, in particolare in merito alla vicenda dell’Autorizzazione integrata ambientale, affinché non siano consentite ulteriori dilazioni al completamento degli interventi di ambientalizzazione.
Da uomo delle istituzioni – evidenzia Pelillo, ho creduto, in questi anni, nell’azione del Governo, auspicando che anche gli stessi decreti, che pure ho votato, potessero perseguire il punto di equilibrio tra ambiente, salute e lavoro, garantendo, al contempo, gli spazi per l’attuazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale. Oggi posso dire che parte degli effetti di quei provvedimenti ci lascia insoddisfatti. Le prescrizioni più importanti – come la copertura dei parchi minerali – non sono state attuate durante la gestione commissariale. Ci troviamo adesso, in più, a dover affrontare questa nuova fase in cui i privati, nuovi acquirenti, propongono un nuovo piano ambientale, che peggiora, soprattutto nei tempi, le linee guida dell’Aia. Eppure, in prima battuta, avevo intravisto, tra le righe dell’iniziale proposta, qualche flebile slancio sui temi ambientali, come, per esempio, sull’approfondimento dell’ipotesi di decarbonizzazione del ciclo produttivo, che mi auguro non rimanga lettera morta.
Davanti a questa situazione di stallo, anzi, peggiorativa rispetto alla precedente – conclude Pelillo, non posso quindi non sposare e ribadire le richieste avanzate dal primo cittadino Melucci al Governo, raccogliendo, con questo, le istanze di una comunità, quella tarantina, che non può più attendere.»