«Una macchina amministrativa che riparte, specialmente dopo anni di immobilismo, è un’impresa non facile e necessiterebbe di un clima sereno o quantomeno costruttivo.» E’ quanto afferma in una nota Confindustria Taranto.
«E’ da questo presupposto – prosegue la associazione datoriale ionica – che dovrebbe partire ogni tipo di valutazione critica nei confronti delle scelte operate in questi giorni, per la composizione della Giunta, dal sindaco Rinaldo Melucci. Certo l’accusa mossagli da più parti di aver “preferito” esperti provenienti da Bari piuttosto che professionisti appartenenti al nostro territorio non è certamente un biasimo privo di costrutto: un preliminare confronto con gli attori territoriali avrebbe potuto, probabilmente, condurre all’indicazione di tecnici locali di comprovata esperienza, così come avvenuto per l’architetto Sergio Scarcia, che riassume in sé l’esperienza professionale e quella di carattere politico, particolare quest’ultimo certo non irrilevante per un’assessore alle prese con questioni di primaria importanza. Tuttavia, è vero anche che è nelle facoltà del primo cittadino scegliere una composizione di squadra che, un po’ come accade per le logiche dello sport, funziona in base a dinamiche ben precise in cui spesso l’attività del singolo viene ottimizzata da quella dell’assieme.
Sicuramente avevamo, in precedenti occasioni, auspicato per il Comune di Taranto un team di tecnici che avessero allo stesso tempo conoscenza e quindi contezza delle reali necessità del territorio: oggi ci auguriamo che sia realmente così, e crediamo che, conoscendo il senso di responsabilità del neo sindaco, ogni casella sia stata posta in base a criteri ben precisi e riconducibili in tutti i casi ad un buon funzionamento dell’apparato amministrativo, anche in chiave di straordinaria amministrazione, che è poi la modalità maggiormente consona alle tante emergenze che vive la città.
Attendiamo pertanto – conclude la nota di Confindustria Taranto – di vedere all’opera la squadra designata da Melucci, per poter esprimere qualsiasi giudizio: lo faremo, se ce ne sarà bisogno, sulle tante questioni fondamentali per il territorio.
Ogni valutazione fatta adesso ci sembra davvero prematura e tutt’altro che vantaggiosa ai fini di un sereno ed ottimale avvio – nell’interesse di tutti – dell’attività amministrativa. »