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Il caldo e l’afa estiva portano spesso a lasciare le finestre di casa aperte per far circolare l’aria e procurarsi un po’ di refrigerio.

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L’effetto spiacevole di questo raffrescamento a costo zero è che può capitare che dalle finestre non entri solo aria, ma anche qualche ospite più o meno indesiderato. Tra questi ci possono essere i gechi, piccole lucertole che godono di una pessima quanto immeritata fama, che suscita spavento e preoccupazione in molti di coloro che incappano in un incontro inatteso. Vediamo come catturare un geco in casa.

Come riconoscere un geco

I gechi sono dei piccoli rettili che vivono nei paesi temperati ad hanno una pelle maculata di colore grigio o beige.

Una delle particolarità di questi piccoli animali è quella di essere i soli rettili dei paesi temperati dotati di voce. Hanno infatti la capacità di emettere un verso, che non è un sibilo (come nel caso degli altri rettili) ma è simile ad un grido o uno squittio.

Altra caratteristica dei gechi è quella di avere una eccellente vista al buio. I loro occhi sono infatti 350 volte più sensibili alla luce di quelli umani. La loro presenza di notte vicino a fonti di illuminazione artificiale come lampade o fari è dovuta non alla necessità di illuminare l’ambiente ma al fatto che è intorno alla luce che si trovano gli insetti che costituiscono il loro alimento principale che cacciano rimanendo immobili per molto tempo e poi scattare fulminei a catturare la preda.

Ma la caratteristica più straordinaria del geco è sicuramente la capacità adesiva delle zampe, che permette loro di arrampicarsi con facilità su superfici verticali lisce, sulle pareti come sui vetri delle finestre e addirittura sui soffitti delle case, senza usare secrezioni adesive. Questa caratteristica è tale da consentire ad un geco di aggrapparsi a una foglia dopo una caduta di 10cm toccandola con una sola zampa!

Un animale innocuo

Occorre anche dire che i gechi non danno alcun fastidio all’uomo e sono anzi molto utili, cibandosi di ragni ed altri insetti più o meno fastidiosi e pericolosi, tuttavia non è da tutti considerarli animali domestici e trovarsi un geco in casa può dare fastidio; come fare per allontanarlo senza fargli troppo male?

La prima, banale, soluzione sarebbe prenderlo per fame: se eliminiamo con attenzione e costanza tutti gli animali che potrebbero annidarsi negli angoli e nei punti più riposti di casa, il geco penserà bene di andare a rifocillarsi altrove. Una soluzione certo non immediata e sicuramente non del tutto tranquillizzante; più di qualcuno obbietta: “Il fatto che non lo veda non significa che non ci sia!”

Una soluzione un po’ più rapida potrebbe essere la naftalina, sostanza che disturba molto i gechi e che, piazzata in punti strategici li spingerebbe ad allontanarsi. Anche in questo caso le obiezioni non mancano: l’odore della naftalina disturba anche molte persone, e specie se ci sono bambini o animali domestici in casa potrebbe essere inopportuna.

Come catturare un geco in casa senza fargli male

Come catturare un geco in casa

Chi voglia affrontare di petto il problema e non abbia particolari problemi a confrontarsi con questo animale può tentare invece la sua cattura. Per prima cosa è bene ricordare che il geco, come tutti i rettili, cerca il caldo e soffre il freddo, percui già raffrescare una stanza con l’impiego di un condizionatore d’aria potrebbe spingere l’intruso a cercare luoghi più accoglienti, ma questa caratteristica può anche essere sfruttata per una azione più drastica.

Si tratta di procurarsi uno spruzzatore spray (o di realizzarlo con una bottiglia di plastica a cui si forerà il tappo con un ago) e di riempirla con acqua ghiacciata. Individuato il geco bisognerà investirlo con un getto mirato e letteralmente “congelarlo”, sarà un effetto che durerà pochi secondi, che possono però essere sufficienti per catturarlo con un retino da acquario o con una scatola.

Chi non voglia o non possa allagare la zona dove ha individuato il geco può allora tentare direttamente la cattura, sempre utilizzando un retino da acquario oppure una scatola. In questo secondo caso si tratta di piazzare una scatola sopra l’animale per impedirgli di scappare e poi farlo cadere nella stessa scatola infilando un foglio di cartoncino tra la parete e la scatola stessa, chiudendo poi la scatola con lo stesso cartoncino in modo da poter poi liberare l’animale all’aperto.

Per evidenti motivi sconsigliamo metodi più cruenti o tossici, da riservare come estrema risorsa, ricordando sempre che, per quanto noi possiamo essere spaventati, il povero geco lo sarà senz’altro più di noi.

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