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«Da un lato sono contento per l’accelerata che è stata data alla vendita dell’Ilva, ma dall’altro sono preoccupato delle voci, alcune molto autorevoli, che si rincorrono in queste ore, ovvero che la scelta sia stata fatta valutando principalmente il lato economico, senza aver fatto un’attenta analisi dei piani industriali e ambientali.» Lo dichiara il consigliere regionale Renato Perrini.

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«Sottovalutato anche – aggiunge l’esponente ionico di Direzione Italia – il rischio che l’antitrust europeo fermi in qualche modo la procedura di vendita. Tra l’altro è piuttosto evidente che questa città, e lo ha fatto in mille modo, chiede garanzie ambientali, occupazionali e produttive, e che non possono passare assolutamente in secondo piano rispetto al prezzo offerto. Ora interverrà il Governo, con le sue valutazioni e poi decisioni, e mi auguro che almeno l’esecutivo chiamato ad esprimersi, possa svincolare la sua scelta dalle catene del prezzo e arrivare ad una conclusione che tenga conto del bene di Taranto e dei tarantini.

Questa città è stata già sacrificata sull’altare del denaro, sbeffeggiata dalla politica, e calpestata a più riprese. Ed io sono spaventato alla sola possibilità che si possano compiere gli stessi errori.

Ecco che quindi come consigliere regionale del tarantino – conclude Perrini – mi sembra doveroso chiedere chiarezza e trasparenza a tutti gli attori coinvolti nel percorso che traghetterà l’Ilva verso i privati

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