Dalle parole si passa ai fatti. Gli ex PD, dopo aver annunciato la fuoriuscita dal Partito guidato attualmente da Orfini, dichiareranno ufficialmente e formalmente la nascita del nuovo gruppo “Art.1 – Movimento Democratici e Progressisti”, nell’adunanza del Consiglio Comunale di oggi.
Una svolta epocale come dicevamo. “Il gruppo consiliare ha deciso di aderire al Movimento Democratico e Progressista, nato a Roma il 25 febbraio scorso, ispirandosi all’articolo 1 della Costituzione e per ricostruire un centrosinistra plurale che sappia trarre nuova linfa vitale dai valori costituzionali dell’antifascismo e dalla storia repubblicana migliore, a partire dall’esperienza dell’Ulivo”, è quanto comunica Francesco Donatelli, capogruppo degli ex PD.
“L’istruzione, la sanità, la sicurezza e l’ambiente hanno un valore universalistico, senza distinzioni tra ricchi e poveri, perché sono beni comuni che definiscono il grado di civiltà e di democrazia di un Paese. Per questo bisogna investire su misure universali di sostegno al reddito a contrasto dell’esclusione sociale, su politiche per il diritto alla casa, di promozione del diritto alla parità di genere, di supporto alle famiglie per le cure parentali, che potenzino l’offerta pubblica dei Comuni e delle Regioni”, aggiunge Donatelli.
Il Partito Democratico, per la prima volta, scompare dai banchi del Consiglio Comunale e da qualsiasi carica istituzionale ed elettiva a Grottaglie. Il nuovo gruppo vede il passaggio dei tre consiglieri eletti, oltre a Donatelli, aderiscono anche Aurelio Marangella e Massimo Serio. Una svolta epocale a Grottaglie, da sempre roccaforte del maggior partito italiano per numero di voti e per numero di parlamentari. Una scelta che ha scosso profondamente l’elettorato e i militanti che si ritrovano oggi a dover scegliere se seguire la nuova formazione, che a Grottaglie rappresenta parte della dirigenza storica, oppure non abbandonare la segreteria guidata da Paolo Annicchiarico, con all’interno la corrente dei Renziani.