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«Un tempo c’erano i ricchi e i poveri. I ricchi con i loro privilegi. I poveri con qualche diritto e qualche tutela.» Lo dichiara Paolo Peluso, segretario generale della CGIL di Taranto.

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«Ora – afferma Peluso – la riforma del lavoro ha introdotto una nuova categoria. E’ quella dei poveri senza diritti e sempre meno tutele. Diritti e Tutele un tempo garantite dall’art. 18 e dalla possibilità di impugnare un licenziamento, chiedere di andare in maternità o malattia, o almeno provare un’altra strada con il trattamento di fine rapporto.

La CGIL si oppone alla povertà da sempre e oggi questa battaglia va fortificata e resa universale. Perché qui il tema non è sostenere o andare contro la CGIL, ma riconoscere il lavoro, ridargli dignità, giusta retribuzione, funzione sociale e culturale nonché riconoscimento professionale.

Se oggi retrocediamo – dice ancora Peluso – possiamo prevedere una stagione ancora più difficile per le migliaia di lavoratori che qui a Taranto vivono da anni come se stessero al fronte. Un fronte fatto di emergenze, scelte ritardate, crisi di sistema

E’ in questa cornice che si inserisce la Campagna della CGIL per i Referendum per Liberare il lavoro.
I nostri Comitati di sostegno al Referendum sono già tanti – dice ancora Paolo Peluso– Molti sono costituiti in ambienti di lavoro, nelle sedi delle associazioni e dei sodalizi di impegno civico. Ora apriamo questa campagna a tutti, perché la precarizzazione del lavoro è un tema che riguarda ognuno di noi. Per questa ragione la CGIL di Taranto presenterà ufficialmente la Campagna pro-Referendum il prossimo 3 febbraio alle ore 10.30 nella sede della CGIL in Via Dionisio, affidando il messaggio più forte a due lavoratori del sistema degli appalti ILVA

Insieme ai lavoratori ci saranno anche Paolo Peluso, Eva Santoro e Giovanni D’Arcangelo della segreteria provinciale confederale.

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