«Da molte settimane, direi quasi mesi, piazza Leopardi si mostra così come appare nelle immagini che allego a questa mia lettera» E’ quanto scrive il Sig. Cosimo Quaranta, che segnala l’arresto dei lavoro di sistemazione in corso sino a poco tempo fa.
«Avevo salutato con soddisfazione l’inizio dei lavori – prosegue il Sig. Quaranta – perché lo stato della piazza era oramai inaccettabile: l’azione combinata della vegetazione presente e di troppi vandali con licenza di devastare avevano ridotto questo piccolo spazio di riposo in un luogo da evitare con cura. L’eliminazione delle aiuole presenti un po’ mi dispiaceva, poiché ritengo che – specie nel centro storico – il verde pubblico, se curato e mantenuto correttamente può essere un arricchimento non solo estetico ma sociale, ma vista l’installazione di alcune giostrine per i bambini, lo scambio mi sembrava tutto sommato abbastanza equo.
Qualche tempo fa i lavori si fermati all’improvviso (almeno per noi comuni cittadini), tanto che all’interno del cantiere risultano ancora presenti materiali, attrezzature e rifiuti. Confesso che mi piange il cuore a vedere la piazza abbandonata quando sembrava che mancasse poco per vederla rinascere a nuova vita, ed al dispiacere si aggiunge la preoccupazione per via delle condizioni in cui è attualmente, con una recinzione a dir poco provvisoria e materiale di risulta poggiato disordinatamente.
Degrado chiama degrado, e dopo i lavori alla cabina elettrica sotterranea che hanno comportato un intervento invasivo anche sul manto stradale, ripristinato alla meglio, la piazza è diventata una delle tante discariche a cielo aperto che punteggiano le vie del centro storico, alla mercé di incivili pigri e menefreghisti.
Passo quasi ogni giorno davanti a piazza Leopardi – conclude il Sig. Quaranta – ed ogni giorno spero di vedere che i lavori sono ripresi. E’ trascorsa l’epifania, è passata – si spera – l‘emergenza neve che ha quasi paralizzato Grottaglie, non posso che sperare che l’anno nuovo porti qualche bella novità anche per questa zona, bisognosa come tante altre di un po’ di attenzione e cura da parte di amministratori e residenti.»