All’Accademia Navale di Livorno 193 allievi, di cui 118 Allievi Ufficiali della 1ª Classe del Corso Normale, 71 Allievi Ufficiali del 16° Corso a Ferma Prefissata e 4 Allievi Ufficiali del 15° Corso Piloti di Complemento, hanno giurato fedeltà alla Repubblica alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti.
“Allievi! Con il giuramento di fedeltà, compirete il primo grande passo per entrare a pieno titolo nella Forza armata. Gli insegnamenti accademici vi irrobustiranno il corpo e lo spirito e vi forniranno le conoscenze necessarie per assumere importanti incarichi a bordo e a terra. Voi rappresentate il futuro della Marina” così l’ammiraglio Ribuffo, comandante dell’Accademia Navale durante il suo discorso e la formula del giuramento che gli allievi hanno completato con il grido “Lo giuro!”.
Il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ha incentrato il suo discorso sul futuro a cui vanno incontro gli Allievi, legato indissolubilmente a quello del Paese: “La Marina tutta è vicina ai 193 allievi per trasmettere quel senso di unione e rispetto tipico dei marinai. Questo legame ideale esprime la marittimità della nostra Nazione, che riconosce al mare la funzione vitale per lo sviluppo, fonte di benessere, congiunzione tra culture, fattore di progresso e prosperità. La marittimità è una, è la risorsa per il futuro”.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa ha portato agli allievi dell’Accademia ”la mia vicinanza più affettuosa: in questo momento vi saluta e vi guarda tutta la Marina” confermando le difficoltà nel contesto internazionale già esposte dall’Ammiraglio Girardelli a cui il Paese dovrà far fronte nel prossimo futuro.
Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha ricordato le operazioni della Marina Militare portate a termine negli ultimi anni o ancora in corso: “Mare Nostrum, Mare Sicuro, l’operazione Europea EUNAVFORMED comandata da un Ammiraglio così come un ammiraglio comanda il Centro Operativo Interforze (COI), il recupero del relitto affondato il 18 aprile 2015. Voi allievi vi preparate a diventare Professionisti del Mare”.
L’importanza che il mare assume per il nostro Paese rende la professione dell’Ufficiale di Marina sempre più attuale. La Marina Militare rappresenta una straordinaria opportunità di investimento personale per i giovani di oggi, che hanno l’opportunità di diventare “veri professionisti del mare” lavorando in un ambiente ad alta specializzazione dove ogni persona è un elemento imprescindibile di un ingranaggio perfetto. Questa scelta non significa solamente cogliere una delle più ambiziose opportunità lavorative, ma significa assumersi delle precise responsabilità, mettersi al servizio degli altri e decidere per il proprio futuro.
L’Accademia Navale di Livorno, istituto di formazione degli ufficiali di Marina, ha compiuto il 6 novembre scorso il suo 135° anniversario. Sorta dalla fusione delle due scuole di Napoli e di Genova ed erede delle tradizioni delle Repubbliche Marinare, l’Accademia Navale nasce nel 1881 su iniziativa del Ministro della Marina pro tempore Benedetto Brin.
Il primo Comandante dell’Accademia Navale fu il C.V. Andrea DEL SANTO, che assunse l’incarico il 16 ottobre 1881. Egli diede un impulso determinante alla soluzione delle complesse problematiche iniziali.
La città di Livorno fu scelta per la sua posizione geografica, per la qualità dei collegamenti stradali e ferroviari, per la vicinanza della prestigiosa Università di Pisa e per la facilità d’accesso dal mare, sia per la conformazione della costa, sia per il clima.
L’Accademia Navale si estende su una superficie di 215.000 mq, con fronte a mare di circa 2 Km. Essa ospita annualmente circa 500 frequentatori tra Allievi Ufficiali ed Ufficiali frequentatori dei corsi integrativi e professionali.
In oltre 130 anni di vita, dal lontano 6 novembre 1881, l’Accademia Navale ha formato oltre 10.300 Ufficiali dei Corsi Normali, oltre 31.300 Ufficiali dei Corsi Ausiliari e di Complemento, compresi quelli dei Corsi preliminari navali, 2.600 Ufficiali a Nomina Diretta, educandoli tutti ad una vita di disciplina e di dedizione al dovere ed al culto della Patria e dell’Onore.