«E’ inutile, pensare a quanti giorni sono già trascorsi dall’inizio del suo mandato, ma sarebbe importante chiedersi che fine abbia fatto il Ciro D’Alò, l’uomo pieno di energie e di idee, legato alla sua Grottaglie, al senso di lealtà e trasparenza verso i suoi Concittadini e all’impegno assunto, quello pronto a rimboccarsi le maniche per ricambiare doverosamente la fiducia ripostagli.» Lo dichiara Rita Intermite, responsabile dipartimento Forza Italia Grottaglie, Cultura e Marketing Territoriale, in un comunicato a firma congiunta con Ciro Gianfreda, Coordinatore di Forza italia Grottaglie.
«Dove è finito – si chiede la Intermite – il “Buon Padre” di Grottaglie, che da Consigliere nei Consigli Comunali si preoccupava di non far spendere soldi inutili ai Cittadini?
Il 20 Settembre 2016 attraverso la delibera di Giunta Comunale, la n. 346, il Sindaco D’Alo, non ha esitato a scaricare sulle casse comunali, la spesa della penale per la rescissione contrattuale dei lavori di Piazza Cafforio, la Piazza retrostante la Chiesa Madonna delle Grazie, che in un Consiglio Comunale del 2014 qualcuno defini “il cimitero” e che non è mai piaciuta ai Grottagliesi sia perchè “fredda” ma anche perchè soggetta a continui atti vandalici che creano molte preoccupazioni ai residenti.
La Giunta Alabrese, il 29 dicembre 2015, aveva affidato i lavori ad una ditta, per porre fine all’abbandono e al degrado urbano della suddetta Piazza, prevedendo: la demolizione della pensilina e relativa parete in cemento armato prospiciente la Via Trieste, dei bagni pubblici in disuso e di tutte le panchine in muratura esistenti; la riduzione della superficie di un aiuola; la pavimentazione delle superfici interessate dalle demolizioni e dal restringimento dell’aiuola con materiali uguali all’esistente; la pulizia e il trattamento della pavimentazione di tutta la Piazza; la fornitura e la posa in opera di panchine, cestini, di n. 18 corpi illuminanti con relativi sostegni; videosorveglianza.
La Giunta D’Alò – afferma ancora Rita Intermite, invece di discuterne in Consiglio Comunale, ha deciso di rescindere dal contratto e lasciare le cose così come stanno, arrivando ad ipotizzare una ipotetica gestione da affidare ad associazioni. Siamo alle solite, prendere tempo, o perdere tempo? Tutto anche grazie alle solite associazioni amiche.
A questo punto mi chiedo: “ ma è proprio questo il cambiamento che i Cittadini Grottagliesi volevano?”
Noi di Forza Italia ci sentiamo di suggerire al Sindaco D’Alò, di indire nel più breve tempo possibile un “Concorso di Idee nazionale”, affinché su quell’area si possano esprime idee progettuali che vedono quella Piazza riqualificata, anche con un utilizzo a parcheggio che decongestioni quella parte di città. Parcheggio che non per forza debba essere realizzato, solo al piano terra, dove invece, vi è un urgente bisogno di risistemazione urbana e che vede attualmente quella piazza, ormai destinata solo a bagno pubblico a cielo aperto, e a ritrovo di drogati e spacciatori. Pertanto su input della volontà dei residenti, delle loro richieste ed esigenze, e di quanto già prodotto in passato in termini di Ordini del Giorno, riunisca immediatamente il Consiglio Comunale, sintetizzi tutto in un atto di indirizzo e proceda immediatamente ad emanare un bando per un “ Concorso di idee”, che vedano partecipare urbanisti, architetti e tecnici qualificati, ma anche associazioni in Team con professionisti che possano produrre almeno un progetto preliminare con una idea forte di riqualificazione. Al vincitore, entro 60 giorno poi chiedere il progetto definitivo ed esecutivo da mettere in gara. Non vi è più altro tempo da perdere, quella ferita nel cuore della nostra città và immediatamente risanata.
Infine – conclude da Rita Intermite, responsabile dipartimento Forza Italia Grottaglie, Cultura e Marketing Territoriale, caro sindaco D’Alo, vorremmo suggerirgli anche di guardarsi intorno, perchè bisognerebbe sistemare anche altre Piazze presenti sul territorio e ricordargli che, Grottaglie è definita da secoli la “Città dell’Arte”, anche se l’Arte è poco presente, tranne che, nelle botteghe dei ceramisti, e per arte non intendiamo solo quella ceramica.»