Ebbene si, questo è proprio il momento di acquistare casa.
I tassi molto bassi, ai minimi storici, stanno spingendo sempre di più gli italiani a fare il grande passo. Una scelta per molti secondaria solo a quella dell’accoppiata matrimonio-figlio. Per altri invece assolutamente davanti a tutti e tutto. Rispetto a qualche mese fa il mercato si sta orientando sempre più verso il tasso fisso. Da statistiche ufficiali circa 3 nuovi mutui su 4 sono a tasso fisso. E come dargli torto. Basti pensare che in questo periodo (ottobre 2016) due tra i principali istituti bancari italiani si contendono il primato da 1,85 e 1,90% (per mutui a 20 anni). Un tasso davvero basso. Occorre ricordare che il tasso fisso, quello della tranquillità per intenderci, quello che non muta mai per tutta la durata del contratto, è la somma dello Spread + Eurirs (detto comunemente Irs). Per valutare bene un mutuo è buona prassi valutare non solo il tasso ma anche il suo costo globale, quello compreso di spese accessorie. Per farlo occorre verificare il TAEG, il tasso annuo effettivo globale, che comprende le spese accessori, la perizia, l’istruttoria. Negli esempi sopra menzionati il tasso fisso proposto da una Banca italiana al momento all’1,85% ha un TAEG al 2,07%. Un dato che tiene conto di € 700 di istruttoria e di € 320 di perizia.
Questi tassi cosi bassi non sono chiaramente regali fatti dagli istituti bancari ma determinati dal valore dell’Eurirs, oggi ai minimi storici. Basti pensare che per un mutuo di 20 anni è lo 0,7% (al quale va sommato lo spread). L’Eurirs è cosi basso perchè basso è il rendimento del Bund tedesco. E’ chiaro quindi che con la risalita del rendimento del Bund salirà anche l’Eurirs. Non solo. Il tasso cosi basso è determinato anche dai tassi Bce, anch’essi ai minimi storici, tanto che la Banca Centrale Europea ha abbassato di molto il costo del denaro, determinando quindi un abbassamento dello spread che la Banca oggi ci propone.
La situazione oggi è cosi favorevole che basta fare un raffronto con cinque anni fa per rendersene conto. Nel 2011, anno dell’avvio del Governo Monti, un mutuo a tasso fisso veniva proposto anche a tassi superiori al 5,50%. Un dato che fa impressione se paragonato a quello attuale di 1,85%.
Detto questo se stavate tentennando sull’acquistare casa non attendente oltre: questo è il momento giusto.