«Solidarietà a Bruno Vespa e un “no” fermo a chi vuol taglieggiare un intero settore.» La esprime Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto.
«La notizia dei cento ceppi tranciati in un vigneto che il noto anchorman televisivo possiede a Lizzano – prosegue Lazzàro – desta rammarico e preoccupazione. Vespa, lo ricordo, ha fatto investimenti importanti anche a Manduria ed è, a tutti gli effetti, un produttore manduriano di Primitivo doc ed è per questo che rappresenta uno dei simboli più vistosi e significativi del nostro vino. Colpire lui significa voler mandare un sinistro messaggio ad un settore produttivo importante, vera punta di diamante dell’economia agricola tarantina.
Per questo – ribadisce il presidente di Confagricoltura Taranto – siamo fianco di Vespa, al quale chiediamo di non mollare e di continuare a restare attaccato alle sue terre a produrre vino, come uno di noi. E chiediamo, a maggior ragione, che le forze dell’ordine e la magistratura accendano una luce su quel territorio e sui produttori che in questi giorni hanno appena cominciato una vendemmia che si preannuncia di grande qualità. Se si sia trattato di un avvertimento o di chissà cosa sta agli inquirenti accertarlo. So per certo, però, che a chi vuol sconvolgere il settore del vino, fatto di protagonisti visibili e meno visibili, noi opporremo la fermezza e la determinazione che abbiamo già dimostrato nei mesi scorsi a Grottaglie, quando una simile modalità criminale ha colpito diversi tendoni di uva da tavola.
Abbiamo detto “no” allora – conclude Lazzàro – e con voce ancora più alta, senza farci intimorire, lo ripetiamo adesso che qualcuno vuol mettere le sue sporche mani sui vigneti di Bruno Vespa.»