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«Una marcia pacifica ma che avanza con decisione le proprie richieste, per difendere i diritti non solo della propria città ma anche dell’intero territorio tarantino, fortemente penalizzato dai tagli e dalle decisioni prese dalla Regione.» E’ descritta così, in un comunicato della Amministrazione Comunale, l’imponente manifestazione che oggi pomeriggio ha attraversato le vie di Grottaglie per chiedere a gran voce una “marcia indietro” sul programmato smantellamento dell’ospedale cittadino.

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«Una manifestazione – si legge ancora nel comunicato – per riaprire un tavolo di discussione con il governatore Emiliano, per dire un forte No alla chiusura dell’ospedale di Grottaglie e Sì a nuove prospettive per la comunità grottalgiese e tarantina tutta. È questo il significato del corteo che ha visto migliaia di persone aggregarsi in piazza Principe di Piemonte e percorrere le strade della città, da via Marconi a via De Gasperi, fino a via Calò, per raggiungere nuovamente la piazza principale.

In testa alla marcia il sindaco di Grottaglie, Ciro D’Alò, assieme ai consiglieri regionali, ai sindaci dei comuni del distretto, a tutti i gruppi politici e al comitato dei cittadini, che hanno affidato nelle mani del primo cittadino e dei consiglieri comunali neo eletti, tutta la preoccupazione, per la riduzione dell’offerta dei servizi per la salute nella provincia ionica, già penalizzata dal punto di vista ambientale e in piena emergenza sanitaria. Un territorio che vive da troppo tempo la carenza di posti letto e servizi di assistenza adeguati.

Per questo – conclude il comunicato della Amministrazione Comunale di Grottaglie, tutta la comunità ionica, unita, chiede immediatamente, nel più breve tempo possibile e prima che venga approvato il Piano di riordino della rete ospedaliera della Regione, la riapertura della discussione, per far valere il proprio diritto alla salute, tutt’altro che rispettato

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