scuola dell'infanzia
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«Il personale degli asili nido comunali della città vuole esprimere tutta la sua amarezza e il risentimento per le parole pronunciate dal Sindaco nel corso dell’intervista rilasciata ad una emittente televisiva locale, a commento della riuscita iniziativa dei genitori “marcia giocosa dei passeggini”, contro l’ipotesi presentata dall’amministrazione di chiusura di due asili nido comunali.» Lo dichiarano alcuni operatori degli asili nido comunali di Taranto.

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«Nell’intervista di cui si parla – proseguono gli operatori – il Sindaco, infatti, ha elencato i motivi per cui l’amministrazione sarebbe in qualche modo costretta a ridurre il servizio comunale. Fra gli altri quello legato all’opportunità di non stressare il personale, e di prevenire eventuali comportamenti non consoni al ruolo educativo.
Rispetto alla preoccupazione del Sindaco, infondata e strumentale, tendente a suscitare facili consensi di carattere emotivo, che potrebbero danneggiare fortemente l’immagine del servizio, desideriamo far presente quanto segue.

Innanzitutto una piccola annotazione legata alla partecipazione alla marcia dei passeggini. Fra i tanti partecipanti, genitori degli iscritti di oggi, c’erano perfino gli iscritti di trent’anni fa, cioè gli uomini e le donne di oggi che ancora ricordano con affetto l’esperienza di aver frequentato un nido comunale della nostra città. Non per niente il comitato che si è creato a difesa degli asili nido comunali si chiama “Io amo gli asili nido comunali di Taranto”.
Premesso ciò, e in riferimento a quanto detto dal sindaco, vogliamo far presente che gli asili nido comunali a Taranto, sono stati il primo servizio educativo rivolto alla prima infanzia, che ha messo in pratica (perché ce l’ha scritto dall’istituzione nel Regolamento di Gestione) l’apertura verso le famiglie e la continuità educativa (nido-famiglia).

Questo – rimarcano gli operatori degli asili nido comunali di Taranto – vuol dire non solo che le mamme e i papà partecipano attivamente alla vita del nido nei momenti più delicati per il bambino nel servizio (ad es. l’inserimento, la prima pappa, la prima nanna, i compleanni, le grandi feste, le gite, la attività pomeridiane e i pomeriggi di gioco per bambini e genitori, etc.), ma anche che le mamme e i papà nei nostri asili nido sono sicuri di poter entrare a vedere cosa fanno i loro bambini in qualunque momento lo desiderino. La relazione che i genitori possono stabilire all’interno del servizio con le educatrici, e con le responsabili del servizio, le Coordinatrici, si basa su di una profonda conoscenza e sulla fiducia.

Il nostro progetto educativo ha al centro le bambine e i bambini, come persone, artefici del loro percorso di crescita. Attraverso questo progetto educativo ispirato al pensiero e all’operato del grande Loris Malaguzzi, fondatore delle scuole dell’infanzia e degli asili nido comunali di Reggio Emilia (famose per essere state definite da una rivista americana “le scuole più belle del mondo”), facciamo in questa città così difficile e contradditoria, opera di diffusione di una cultura dell’infanzia, che ne valorizzi appieno le potenzialità senza mortificare le individualità, i talenti, i pensieri divergenti, investendo tutte le nostre risorse umane e professionali, orgogliosamente, per una comunità dal futuro migliore dell’attuale.

L’organizzazione del lavoro, basata sul gruppo, (si veda la Carta dei Servizi Educativi per l’Infanzia del Comune di Taranto) è una garanzia ulteriore del servizio di qualità reso ai bambini e alle famiglie, perché si traduce oltre che nella discussione e programmazione collegiale delle opportunità educative offerte ai bambini, nel confronto e nel sostegno reciproco che gli operatori vivono all’interno del gruppo.

A parte questo – aggiungono ancora gli operatori degli asili nido comunali di Taranto – dobbiamo anche sottolineare che nei nostri asili nido ci sono persone che per formazione di base, e per competenze professionali che si sono accresciute nell’esperienza, si dedicano al servizio. in modo straordinario. Come i genitori dei bambini iscritti hanno sempre riconosciuto, ed esaltato.

Solo qualche parola vogliamo dire, in questa sede, a proposito delle iscrizioni. Le domande che pervengono sono sempre numericamente superiori alle possibilità di ammissione che ha ciascun servizio. Molti bambini non possono essere ammessi perché non c’è il personale sufficiente assegnato a quella sede.
Quindi: non calo di iscrizioni, ma riduzione di personale per avvenuti pensionamenti e trasferimenti (a vario titolo).
Anche quello del calo di natalità è un argomento usato pretestuosamente. I bambini da zero a tre anni abitanti in città sono circa 5000. Anche con otto strutture funzionanti a pieno regime (per un totale di 400 posti) saremmo molto lontani dalla copertura del potenziale bacino di utenza.

Quanto all’interessante excursus del sindaco (non sappiamo quanto basato su studi e/o rilevazioni sistematiche) sulle caratteristiche della distribuzione per età degli abitanti nei diversi quartieri, dobbiamo soltanto far rilevare che la scelta dell’asilo nido da parte delle famiglie, il più delle volte, non avviene in base alla vicinanza dall’abitazione.

I genitori molte volte preferiscono scegliere una sede perché è più vicina al loro posto di lavoro, oppure perché è più vicina alla casa dei nonni, o semplicemente perchè quella, dopo averne viste altre, ha ispirato loro fiducia, è piaciuta di più.
Il mettere in discussione quindi, ora, la dislocazione in città delle strutture (bellissime, costruite appositamente per ospitare gli asili nido, di recente adattate alle norme con finanziamenti europei) appare, poco opportuno.

Sperando in una reale, maggiore attenzione da parte di tutta l’amministrazione comunale, verso le problematiche che interessano il personale degli asili nido comunali, attraverso concreti provvedimenti per il riequilibrio del personale, l’assunzione di nuove educatrici e di cuochi, la formulazione di una graduatoria delle supplenze – conclude la dichiarazione degli operatori degli asili nido comunali di Taranto, si auspica una veloce apertura dei bandi per la raccolta delle nuove domande di iscrizione, supportata da un’adeguata opera di pubblicizzazione per la cittadinanza

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