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La Xylella, in preoccupante solitudine, continua da avanzare. La nuova delimitazione, varata appena tre giorni fa dal Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale della Regione Puglia, arriva ad appena un mese dalla pubblicazione delle Linee Guida per combattere il batterio.

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Per Carmine Palma, direttore di Confagricoltura Taranto, la modifica delle aree delimitate interessate dalla Xylella fastidiosa «suona come un sinistro allarme». «Il batterio – spiega – sta avanzando pericolosamente verso nord e ha ormai coperto molti chilometri all’esterno della provincia di Lecce. Il fronte della Xylella, rispetto alla precedente perimetrazione, è stato spostato dieci chilometri più avanti e, di fatto, investe quasi tutta la provincia di Brindisi e metà provincia di Taranto. E’ una pessima notizia per chi lavora nel settore olivicolo, non solo per i danni che ne conseguono, diretti o indiretti, ma soprattutto perché è il segnale della gravità della situazione e del fatto che esiste un pericoloso scostamento tra ciò che descrivono le carte e ciò che avviene sul campo».

Stando alla nuova perimetrazione – che adegua l’impianto normativo regionale alla decisione di esecuzione 2016/764 della Commissione Europea – la zona infetta comprende l’ intera provincia di Lecce e parte delle province di Brindisi e Taranto. La zona cuscinetto, posizionata a nord della zona infetta, si estende dal mar Jonio al mar Adriatico, con una larghezza non inferiore ai 10 km. Inoltre, all’interno della zona infetta è ricompresa la zona di contenimento, che si estende su un’area adiacente al limite sud della zona cuscinetto, per una larghezza di 20 km e con la conseguente eliminazione della zona di sorveglianza.

«Il nuovo quadro appena delineato – continua Palma – materializza i nostri peggiori timori. Siamo seriamente preoccupati perché non si riesce ad arginare il batterio-killer e, ciò che è peggio, gli agricoltori si sentono sempre più soli nel contrastare il contagio. Letteralmente presi in mezzo, tra ritardi burocratici, studi scientifici con tempi lunghi, soluzioni la cui efficacia va testata e responsabilità che fanno la navetta tra Bruxelles e la Puglia. L’unica certezza, al momento, sono le pesanti multe per gli agricoltori inadempienti e l’avanzata inesorabile della Xylella.

Gli agricoltori sono in guerra – conclude Palma – ma la sensazione che avvertono alle loro spalle è di uno scoraggiante vuoto. Un vuoto che, tuttavia, si spera venga colmato al più presto».

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