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«Capoluoghi di serie B, questo sono tutte le altre città pugliesi per il premier Renzi, ieri a Bari per solidarizzare con il sindaco Decaro, dopo le minacce ricevute, e per siglare il patto per la Città Metropolitana.» Lo dichiara il consigliere regionale Renato Perrini, del gruppo “Conservatori e Riformisti”.

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«A dimostrazione – aggiunge Perrini – ancora una volta della sua totale lontananza dai bisogni di territori che, evidentemente, per lui sono solo periferie. Continua tra l’altro, a manifestare la volontà di creare sviluppo nelle città “amiche” guidate dai sindaci vicini alla sua linea politica. Per Renzi c’è un Sud che merita attenzioni, ed un altro che invece, economicamente, viene lasciato ai margini. Nulla, ovviamente contro Bari, che beneficia di una legge (la riforma Delrio) che garantisce finanziamenti in quanto Città Metropolitana, e che in seconda battuta potrà ricevere altri fondi attraverso il Patto per il Sud che sta chiudendo la Regione Puglia. Gli altri capoluoghi però, restano alla finestra, a guardare le evoluzioni altrui, e a sperare che quantomeno nella progettazione del Governatore Emiliano, ci siano opere meritorie di attenzione e funzionali allo sviluppo complessivo della Puglia.

Come consigliere regionale eletto nel territorio di Taranto – ribadisce Perrini – non posso che censurare questo tipo di politica che non tiene conto delle urgenze reali. Una politica di Governo che, ad esempio, non ha una progettualità completa ed organica, che tenga conto di alcune macro aree, infrastrutture, lavoro, cultura, turismo, sanità, bonifiche, per il capoluogo jonico, schiacciato da problematiche ambientali che hanno inquinato la città materialmente ed eticamente. Taranto inoltre ha subito la riorganizzazione della Soprintendenza Archeologia della Puglia, e la costruzione di un hotspot per l’accoglienza dei migranti provenienti dai paesi in guerra. Solo due esempi, ma l’elenco degli schiaffi ricevuti sarebbe ben più lungo. In sintesi ciò che funziona viene scippato, ma la città può essere “usata” per ogni tipo di emergenza.

Tutto questo – conclude Perrini – sotto gli occhi d’istituzioni cieche e assenti. Mi domando dove siano i parlamentari jonici di centrosinistra? Perché restano come sempre in silenzio?»

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