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Decine e decine di allevatori della provincia di Taranto, ieri mattina, hanno regalato il latte “100% Muuunto in Puglia” al governatore Michele Emiliano e ai consumatori baresi assiepati davanti alla sede della Presidenza della Regione Puglia, sul lungomare Nazario Sauro del capoluogo pugliese.

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La Giornata della Zootecnia, animata dalla presenza dei giovani allevatori di Coldiretti Puglia, ha promosso il buon latte pugliese (in particolare quello prodotto nelle campagne di Martina Franca e imbottigliato per l’occasione) con un fine specifico: proteggere questo prodotto così prezioso dalle violente oscillazioni del mercato e dalla contraffazione. «Non è più pensabile che solo 1 busta di latte UHT su 4 sia prodotta con latte pugliese – ha commentato il presidente di Coldiretti Taranto Alfonso Cavallo, presente in prima fila a Bari –, mentre il prezzo del latte alla stalla riconosciuto agli allevatori è al di sotto dei costi di produzione e continua a scendere, provocando l’inesorabile chiusura delle stalle. La cui vita e la morte dipendono anche e soprattutto dall’importazione sconsiderata dall’estero di prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che diventano “made in Puglia”».

Al governatore Emiliano, quindi, non è stato solo donato il latte. L’occasione ha permesso di strappargli una firma importante, la sottoscrizione del “Manifesto per l’Etichettatura”.
Perché a fare le spese di questa situazione, oltre gli allevatori, sono i consumatori, «ignari – ha aggiunto il direttore di Coldiretti Taranto Aldo De Sario –, perché la mancanza di etichettatura relativa all’origine del latte, fatta eccezione per il latte fresco e i formaggi DOP, consente d’importare materia prima e prodotti caseari dall’estero, per trasformarli in prodotti “italiani” rendendo indistinto oltre il 40% della produzione nazionale».

La manifestazione di ieri mattina ha celebrato anche un anniversario, i 20 anni dall’approvazione del metodo ufficiale di analisi per la determinazione diretta della “furosina” (con decreto del 16 maggio 1996), sistema capace di scovare i formaggi… senza latte!

Sempre ieri, ha infine dichiarato il presidente di Coldiretti Taranto, a Torino si è tenuta la prima giornata della carne italiana, a sostegno della zootecnica nazionale. «È stato presentato il dossier “Braciole alla riscossa” – ha spiegato Alfonso Cavallo – sulla diversità della carne italiana e sul rischio della scomparsa degli allevamenti con effetti per l’economia, il lavoro e l’ambiente, ma anche sul pesante impatto che l’allarmismo ha sui consumi e sull’atteggiamento degli italiani rispetto alla carne».

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